Spese e investimenti di piccole imprese, liberi professionisti, associazioni sportive e istituzioni sociali “co-finanziate” al 50% dal Comune: per favorire la ripartenza del settore produttivo l’amministrazione Di Pangrazio mette sul piatto un plafond di 350mila euro attinto dal fondone Covid.
Previsti contributi fino a un massimo di 1.500 euro, per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti; ristrutturazioni aziendali; innovazioni tecnologiche per la digitalizzazione; vendita a distanza e smart working, ma c’è spazio anche per i nuovi prodotti da immettere nel mercato.
Il Comune aprirà i cordoni della borsa, o meglio l’avviso per le domande, dopo il passaggio in consiglio comunale (oggi venerdì 29 ottobre) , quasi una formalità dopo l’approvazione unanime del regolamento nelle commissioni Prima e Terza in riunione congiunta.
“La ripresa del mondo produttivo, piccole imprese, liberi professionisti, associazioni sportive e istituzioni sociali, messo a dura prova dall’emergenza pandemica”, affermano i consiglieri di maggioranza, Lucio Mercogliano e Carmine Silvagni, “è una priorità dell’amministrazione Di Pangrazio, poiché rappresenta un traino per l’economia cittadina. Per questo motivo abbiamo deciso di destinare una quota importante del fondone Covid a incentivare gli investimenti e le innovazioni”.
Il Comune, quindi, si prepara ad aprire le porte al tesoretto, tenendo in considerazione l’ordine di arrivo delle richieste di contributo, ma non a tutti: sono escluse dai benefici, in primis le medie e grandi strutture di vendita e le attività di carattere industriale, i night club, i compro oro, le imprese che esercitano attività a carattere stagionale, nonché coloro che hanno contenziosi con l’Ente o non sono in regola con il Durc.