Confagricoltura L’Aquila esprime apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla FLAI-CGIL che, attraverso le Brigate del lavoro, ha svolto una puntuale attività di verifica sulle condizioni lavorative degli operai impiegati presso le aziende agricole del Fucino.
Durante la tavola rotonda a Trasacco, alla presenza della Segretaria nazionale Tina Balì, della segretaria regionale Nadia Rossi e del segretario provinciale Luigi Antonetti, sono stati presentati i risultati dell’indagine svoltasi nell’arco di due giorni, comprensivi di sopralluoghi anche notturni e nelle ore più calde, che hanno coinvolto circa un migliaio di lavoratori agricoli.
Il Sindaco di Trasacco, Cesidio Lobene, ha ringraziato la FLAI CGIL per l’iniziativa nel comune, evidenziando la buona accoglienza verso i lavoratori agricoli, soprattutto marocchini. Ha presentato le azioni del Comune per la convivenza e si è augurato che l’iniziativa del Sindacato restituisca dignità al settore agricolo attraverso una comunicazione pubblica più aderente alla realtà.
Dai contributi dei relatori facenti parte della numerosa brigata è emerso come nel territorio sia generalmente rispettata la normativa vigente in materia di lavoro: tutti i lavoratori incontrati risultavano regolarmente assunti e in possesso delle relative buste paga. Sono state tuttavia rilevate alcune difformità nell’applicazione del Contratto Provinciale di Lavoro; non sono invece emerse criticità significative riguardo alle norme sulla sicurezza.
Pur volendo sottolineare il valore dell’iniziativa che ha permesso di verificare direttamente le condizioni reali, si evidenzia come le narrazioni spesso riportate dai media locali – relative a sistematico sfruttamento dei lavoratori, atti discriminatori o addirittura razzisti – non abbiano trovato riscontro nei fatti osservati.
Tuttavia, la stessa iniziativa ha posto in luce diverse criticità presenti: la questione abitativa, la carenza di servizi di trasporto pubblico dalle località ai campi, la mancanza di formazione linguistica e civica per i nuovi arrivati e i lavoratori di prima immigrazione, con conseguenti difficoltà di integrazione con la popolazione locale. Un ulteriore elemento di preoccupazione per le imprese agricole riguarda l’assenza di un sistema efficace di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro che alimenta inevitabilmente attività di intermediazione definite da alcune sigle sindacali come “caporalato di necessità” che trova spazio soprattutto laddove vi siano barriere linguistiche e culturali. Tale fenomeno è aggravato dall’inefficienza dei centri per l’impiego e delle agenzie interinali, che solitamente gestiscono profili professionali di livello medio-alto e non rispondono alle esigenze stagionali tipiche del settore agricolo. Di conseguenza, le aziende si orientano verso squadre di lavoratori già esperti e preparati per mansioni specifiche quali trapianti, scerbatura e raccolta usufruendo dei cosiddetti “capi” che esercitano un’attività al limite delle legalità per i propri connazionali.
La professoressa Augusta Marconi, esperta del settore agricolo fucense, ha sottolineato il ruolo fondamentale degli imprenditori locali nell’innovazione e nella riconversione delle colture dopo la chiusura degli zuccherifici; ha criticato la grave mancanza di controlli lungo la filiera che alimenta insopportabili speculazioni sui prezzi dei prodotti agricoli danneggiando i consumatori e gli stessi produttori. Ha inoltre evidenziato l’importanza di vigilare contro possibili infiltrazioni nelle aree economicamente floride e di proteggere il territorio da insediamenti energetici non legati all’agricoltura.
Il Direttore regionale dell’INPS Luciano Busacca ha sottolineato l’importanza di attuare il Protocollo d’Intesa che istituisce la Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità nella provincia dell’Aquila, invitando le istituzioni competenti, tra cui gli assessorati regionali al Lavoro e all’Agricoltura e le amministrazioni comunali, a sostenere progetti concreti per affrontare le problematiche evidenziate.
Hanno partecipato alla Tavola rotonda il Viceprefetto Federico IZZI Responsabile dello Sportello Unico per l’Immigrazione, la direttrice del dipartimento Agricoltura Elena Sico, e Maurizio Santella dell’Ispettorato del lavoro di L’Aquila, per Confagricoltura è intervenuto il Direttore Provinciale Stefano Fabrizi.
Unica voce dissonante sul tema trattato quella di Lidia Di Pietro della Caritas Diocesana di Avezzano che ha insistito sulla stucchevole narrazione di un Fucino incapace di emendarsi da colpe ancestrali.
Il contributo della FLAI CGIL si è concretizzato nella creazione di un contesto equilibrato e affidabile, per favorire l’avvio di un confronto volto a trasformare le criticità emerse in opportunità di miglioramento valorizzando il dialogo costruttivo tra istituzioni, sindacati e imprese agricole.
Comunicato Stampa