Al termine di una maratona notturna, il consiglio regionale abruzzese ha approvato l’assestamento di bilancio di previsione 2025-2027 con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle opposizioni.
Nel documento si confermano 47 milioni di euro di tagli per far fronte al pesante debito della sanità, al netto di circa 4 milioni di euro che dovrebbero, secondo quanto si è appreso, recuperare nel mese di settembre quando si avrà certezza delle nuove entrate entrate: anche questa discussione è stata segnata da scontri tra il centrodestra e le minoranze che hanno presentato 57 emendamenti e chiesto più volte strumentalmente la verifica del numero legale per allungare i lavori.
“La manovra di oggi è una semplice ricognizione delle risorse – ha detto l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri – e il giudizio di parifica della Corte dei Conti garantisce la qualità del nostro bilancio.
Non possiamo garantire il ripristino dei tagli perché non abbiamo certezze, l’entità delle maggiori entrate sarà certificata dal Mef a fine agosto”. Molto dure le opposizioni che hanno denunciato il taglio in settori vitali per la Regione. “C’è amarezza perché sono state bocciate molte nostre proposte e perché il presidente Marsilio al quale attribuisco una grande capacità politica con le polemiche ha strumentalmente spostato l’attenzione dal buco della sanità che forse è sotto controllo nel futuro ma non attualmente tanto che l’assestamento presenta 47 milioni di tagli”, ha spiegato il capo della opposizione, Luciano D’Amico.