Il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli presentati dalla Santa Croce e bocciato l’aggiudicazione della gara per la concessione delle acque minerali di Canistro. Si andrà dunque verso un nuovo bando.
La sentenza della sezione V del Consiglio di Stato ha rigettato i ricorsi avanzati dalla società contro l’ordinanza del Tar dell’Aquila, che aveva disposto nel marzo 2021 l’intervento del Comune di Canistro, e contro la sentenza dello stesso Tar dell’Aquila, che il 18 giugno 2021 aveva annullato l’aggiudicazione della gara per la concessione della fonte Sant’Antonio Sponga di Canistro. Il Consiglio di Stato ha ritenuto inammissibile il primo ricorso e ha rigettato l’appello contro la sentenza del Tar.
Il Comune di Canistro, sia per il primo che per il secondo grado di giudizio, ha conferito l’incarico difensivo agli avvocati Salvatore Braghini e Renzo Lancia del foro di Avezzano, mentre la Santa Croce, il cui rappresentante legale è al momento Giovanni Tanda, è stata rappresentata dagli avvocati Francesco Paolo Tronca del foro di Milano, Claudio Di Tonno e Matteo Di Tonno, mentre la società Acqua minerale San Benedetto spa è stata rappresentata e difesa dall’avvocato Sergio Della Rocca.
Si procederà dunque a un nuovo bando per la concessione delle acque minerali della Sant’Antonio Sponga e della Fonte Fiuggino.
Il Consiglio di Stato ha inoltre condannato la Santa Croce al pagamento, in favore del Comune di Canistro e di Acqua Minerale San
Benedetto spa, delle spese di giudizio.