“È possibile rateizzare i tributi consortili anche dopo il ricevimento della cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni“. È la importante comunicazione che la dirigenza del Consorzio bonifica Centro invia ai consorziati. Ciò in risposta alle errate informazioni messe in giro dal Comitato Bonifica sostenibile.
“L’Amministrazione consortile – continuano i dirigenti -, senza volere sollevare alcuna polemica, smentisce quanto affermato per mezzo stampa in questi giorni dal Comitato Bonifica sostenibile, ovvero, che si potranno rateizzare i tributi consortili esclusivamente nei casi in cui l’istanza di rateizzazione sia presentata ‘prima che vengano trasmessi i ruoli alla riscossione coattiva’. Pertanto, tutti i consorziati possono chiedere, tramite apposita istanza da inviare direttamente al Consorzio (e non al concessionario per la riscossione), la rateizzazione del proprio debito tributario anche dopo l’eventuale ricevimento della cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni”.
“Nel rassicurare i propri associati”, il Consorzio ricorda che secondo quanto stabilito dal “Regolamento per la riscossione diretta delle entrate”, approvato nel 2016, i consorziati possono fare richiesta di rateazione entro il termine di scadenza del pagamento della prima rata dell’avviso bonario, oppure, entro il termine di impugnazione dell’avviso coattivo, ovvero, della cartella esattoriale e/o dell’ingiunzione fiscale.
“Inoltre, l’Ente guidato dal Commissario Avv. Daniela Valenza, – continua la dirigenza -, nei limiti delle proprie possibilità e al fine di andare incontro alle esigenze dei propri consorziati colpiti, come tutti, dalle difficoltà causate dalla pandemia e dal caro energia, ha persino modificato, a favore dei contribuenti, il suo ‘Regolamento per la riscossione diretta delle entrate’. In particolare, con decreto commissariale del 17 novembre 2023 è stato ritoccato in aumento il numero delle rate concesse ai contribuenti al fine di consentire loro di adempiere alle proprie obbligazioni tributarie in tempi più lunghi senza incorrere nelle sanzioni previste dalle azioni di riscossione coattiva”.