“I nuovi dati sulla spesa pubblica italiana mostrano una realtà allarmante che non può più essere ignorata. In soli cinque anni, la spesa pubblica è aumentata del 40%, raggiungendo livelli insostenibili per il nostro Paese. Questo aumento spropositato è in gran parte legato a misure emergenziali introdotte durante la pandemia da Covid-19, che il governo non ha ancora ridimensionato nonostante la fine dell’emergenza e del bonus 110%. Questo dimostra l’incapacità di questo governo di gestire la spesa pubblica in modo oculato e responsabile”. Queste le parole di Giulio Sottanelli, deputato di Azione e Capogruppo in Commissione Finanze, che continua: “Ma ciò che preoccupa ancor di più è che gran parte della spesa pubblica continua a essere destinata al debito pubblico e alle pensioni, mentre settori cruciali come la scuola, la sanità e la sicurezza continuano ad essere penalizzati. In cinque anni, le risorse dedicate all’istruzione sono diminuite del -10,5% in termini reali, quelle per l’ordine pubblico e la sicurezza del -6,2% e quelle per la sanità hanno un incremento così basso da non restare al passo con inflazione e crescita del PIL. Inoltre, nessun intervento di sostegno alle imprese e alle famiglie che ogni anno continuano a perdere potere d’acquisto. Per capire la situazione finanziaria del nostro Paese, basti pensare che i soli interessi sul debito pubblico costano all’Italia quasi 70 miliardi di euro all’anno, una cifra che rappresenta circa il 3,5% del PIL, cifra che è destinata ad aumentare a 103 miliardi nel 2027, il 4,4% del PIL.”
“È fondamentale – conclude Sottanelli – avviare un piano straordinario di razionalizzazione e efficientamento delle risorse pubbliche, che ponga fine all’espansione incontrollata della spesa e punti a una gestione responsabile delle finanze. La priorità dev’essere riportare equilibrio nei conti, reinvestendo su settori chiave per la crescita e la stabilità del Paese.”