Due frantoi chiusi e 8.500 chilogrammi di olio d’oliva sequestrati. È il bilancio dei controlli che i carabinieri del Nas di Pescara stanno effettuando nei frantoi abruzzesi. La prima struttura – un’azienda agricola con annesso frantoio – si trova nel Chietino ed operava in precarie condizioni igienico sanitarie. Nello specifico, sono stati trovati sporco non rimosso da tempo, muffe, ragnatele. Inoltre, è emerso che veniva prodotto e stoccato olio in un deposito risultato abusivo, peraltro non attuando il previsto sistema delle tracciabilità delle partite di olio prodotte. L’olio extra vergine veniva stoccato in contenitori di un materiale plastico privo di indicazioni e dichiarazioni circa l’idoneità all’uso alimentare. Alla luce di tutto ciò è scattato il vincolo con divieto di movimentazione di 8.500 kg di olio. Nell’azienda agricola, su provvedimento della Asl competente, è stata disposta la sospensione dell’attività di deposito. In un piccolo centro dell’Aquilano, invece, le ispezioni di carabinieri del Nas hanno accertato la presenza di un frantoio oleario abusivo, che operava in una struttura degli anni ’40, senza requisiti igienico sanitari, in ambienti peraltro sporchi e inidonei. Il tutto, omettendo di attuare le procedure aziendali ai fini della tracciabilità delle partite di olio prodotte e senza rispettare le procedure di autocontrollo aziendale. L’attività, su provvedimento della Asl, è stata sospesa per la mancanza di registrazione e per le carenze igienico sanitarie riscontrate.
Fonte AGI
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