“Stavolta parlo da medico. E mi rivolgo ai gestori di locali pubblici di qualsiasi genere e poi ai ragazzi, soprattutto ai ragazzi.
La situazione è molto seria, l’epidemia è quasi fuori controllo ed il virus è contagiosissimo. Oltretutto non sono ancora ben chiari gli effetti che la malattia provoca nell’apparato respiratorio anche di persone non ultrasettantenni.
Anche io che di solito sono un ottimista per natura questa volta ammetto di essere abbastanza preoccupato.
C’è un solo modo, in mancanza di una terapia specifica, per arginare il diffondersi dell’epidemia, quello di ridurre al minimo i contatti interpersonali, di evitare luoghi affollati, di mantenere una distanza adeguata con altre persone, di mettersi in viaggio solo se strettamente indispensabile, di lavarsi più e più volte le mani con prodotti antisettici.
Anche qui da noi è scattato l’obbligo di attenersi a queste regole, quindi dimostriamo di essere persone intelligenti e civili e rispettiamole. Senza farsi prendere per questo dal panico, non è il caso e non serve.
Ragazzi non scherziamo e accendiamo il cervello”