Il punto sul Coronavirus in Italia. I focolai. Lungo lo Stivale, i focolai per ora attivi sono stati rintracciati, geograficamente, nelle zone tra Cremona, Lodi e Piacenza ed esattamente nelle province di Padova e Venezia. Sicuramente, l’attenzione, dal Governo al Dipartimento di Protezione Civile, dalle Asl agli Ospedali sparsi per la Penisola, è alta e costante. Per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Somaglia, Bertonico, Castelgerundo, San Fiorano e Terranova dei Passerini, invece, per il momento, è stata disposta la sospensione di qualsiasi attività pubblica.
Stando a fonti ufficiali, il tempo di incubazione indicato è di 14 giorni. Ma facciamo un passo indietro a livello di informazione. Quali sono i sintomi riconosciuti da Coronavirus? Dal sito del Ministero della Sanità italiano, leggiamo che se una persona dovesse essere infetta dal virus, potrebbe manifestare i seguenti sintomi, che sono anche i più comuni, ossia febbre, tosse e difficoltà respiratorie.
Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e, nei casi gravissimi, la morte.
Quanto è pericoloso il nuovo virus? L’infezione da nuovo Coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure può sfociare in sintomi anche più gravi, come ad esempio polmonite e difficoltà respiratorie.
Le persone più soggette alle forme più gravi del Virus, sono quelle appartenenti alle fasce più deboli della società, come gli anziani e individui con malattie pre-esistenti, come diabete o malattie cardiache.
I sintomi (ed ecco il perché di tanti allarmi in giro per l’Italia, poi trasformatisi in falsi casi di Coronavirus) sono simili all’influenza, e consistono in tosse, febbre e raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di Coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.