Questione Coronavirus a L’Aquila. Il sindaco Biondi, del capoluogo d’Abruzzo, ha rimarcato anche sui social la posizione dell’Amministrazione in merito alla chiusura o non chiusura delle scuole. “Premetto che capisco (e in parte condivido) dubbi, perplessità e paure dei genitori, avendo anch’io due figli piccoli. Però sono anche un amministratore locale, chiamato a rispettare leggi, ordinanze e direttive. Il sistema di protezione civile, infatti, funziona se c’è una filiera gerarchica in cui ognuno sa qual è il suo posto e i suoi compiti, affinché le comunicazioni siano corrette ed efficaci, a prescindere da ogni ulteriore valutazione di natura politica. Quella del coronavirus è una questione di natura internazionale, il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza e nominato un commissario e sull’argomento sono concentrate le principali istituzioni sanitarie mondiali e italiane e scienziati di riconosciuta qualità. La catena di comando prevede che il commissario, unitamente al presidente del consiglio, si rapporti con le regioni che, costituzionalmente, si occupano della programmazione e della gestione sanitaria”. A L’Aquila, lo ricordiamo, è stato accertato un solo caso di contagio da Coronavirus, che ha riguardato una ricercatrice lombarda, ricoverata tutt’ora al San Salvatore, in isolamento.
“Nel caso del coronavirus – avverte – la chiusura delle scuole, insieme ad altri provvedimenti, viene disposta dal presidente di Regione insieme al ministro della Salute, come accaduto in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, eccetera. Ciò avviene se la Regione in questione è “con cluster” o “senza cluster” cioè, semplificando, se c’è almeno un soggetto contagiato non tracciabile. Non è questo il caso dell’Abruzzo. Ogni altra iniziativa presa al di fuori di questo schema è stata sconsigliata dal governo e dal dipartimento nazionale della Protezione civile e recepita dall’associazione nazionale dei comuni italiani. Tanto che il presidente Conte ha addirittura impugnato l’ordinanza di chiusura scuole delle Marche (Regione “non cluster”), poi sospesa dal Tribunale amministrativo competente, dicendo che “i provvedimenti vanno adottati in pieno coordinamento, nessuno deve andare per la sua strada, tutte le misure devono essere segno della adeguatezza e proporzionalità”. Scuole, quindi, aperte.
A Roseto degli Abruzzi, scioglie i nodi lo stesso primo cittadino Sabatino Di Girolamo che annuncia la ripartenza delle attività didattiche già a partire da domani. “Nel confermare la ripresa delle attività didattiche dell’Istituto comprensivo Roseto 1 prevista per domani, comunico che nella giornata di mercoledì 4 marzo è fissata la riapertura dell’Istituto statale superiore Vincenzo Moretti. Nella giornata di domani sarò in grado di comunicare il giorno della riapertura del Liceo Saffo”, avvisa.
“Invece per quel che riguarda la ripresa delle attività dell’Istituto comprensivo Roseto 2, informo che questa avverrà già nella giornata di mercoledì 4 marzo, anticipando di un giorno la riapertura fissata in un primo momento a giovedì. Inoltre, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Luciana Di Bartolomeo rende noto che fino a che non sarà riaperto l’asilo nido Ventre (ricompreso terri-torialmente a Roseto sud), i genitori potranno portare i bambini nell’asilo nido di via Accolle già sanificato. L’assessore precisa che domani riaprirà anche il centro diurno disabili, sanificato anch’esso”.