“È fondamentale continuare a donare il sangue, se naturalmente si è in salute: negli ultimi giorni infatti vi è stato un calo delle donazioni. Ma il sangue serve sempre”.
Come si legge sul sito del Ministero della Salute, l’appello è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Regione Liguria, all’indomani della scoperta del primo caso di contagio da coronavirus in regione, attraverso l’account ufficiale su Twitter.
Non si tratta di un appello isolato, lo stesso invito è stato rivolto ai donatori anche dalle Regioni Lazio, Toscana. Puglia e Umbria.
Il Centro Nazionale Sangue ricorda che chiunque abbia soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese o che sia transitato e abbia sostato dall’1 febbraio 2020 nei 10 comuni lombardi e nel comune veneto (Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Veneto: Vo’) interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio verrà sospeso dalla donazione per 28 giorni.
Lo stesso provvedimento verrà adottato per chiunque sia stato a contatto con persone con infezione documentata da Sars-CoV-2. Ricorda inoltre che chi non è interessato da queste misure può andare a donare tranquillamente seguendo le stesse indicazioni precauzionali stabilite per la popolazione generale.
“Ad oggi, il rischio di trasmissione trasfusionale di SARS-CoV-2 non è documentato, e le misure sono solo precauzionali, in accordo con quanto indicato dalle autorità europee – ricorda Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. In questo periodo l’attenzione è rivolta al nuovo coronavirus, ma non dimentichiamo che ogni giorno ci sono oltre 1.800 pazienti che hanno bisogno di terapie trasfusionali.
Per i donatori le precauzioni da adottare sono quelle valide per tutti contro il coronavirus, ricordando sempre che il requisito fondamentale per donare è essere in buona salute, basta un raffreddore per essere esclusi”.