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Corsa degli Zingari: Andrea Paletta vince tra 30 mila spettatori

La diretta della Corsa degli Zingari è stata seguita in tutto il mondo, in particolar modo in America e Australia, dove la comunità Pacentrana mantiene un forte legame con la terra d'origine. Non è stata solo una gara, ma un vero e proprio rito antico, una profonda espressione di fede e un inno all'appartenenza.

Si è conclusa con un trionfo di emozioni e un’affluenza di pubblico senza precedenti l’edizione 2025 della Corsa degli Zingari, evento simbolo di Pacentro, borgo incastonato tra le pendici della Maiella. Migliaia di visitatori da ogni angolo d’Italia e del mondo hanno assistito a un weekend che non è stato solo una gara, ma un vero e proprio rito antico, una profonda espressione di fede e un inno all’appartenenza.

I 26 partecipanti, rigorosamente a piedi nudi, si sono lanciati lungo un sentiero impervio, affrontando sassi e rovi dalla Pietra Spaccata fino al fiume Vella, per poi risalire le vie del borgo. Tra di loro, 25 erano di Pacentro (di cui uno residente in Venezuela) e uno di Corfinio. Il più anziano 62 anni, il più giovane 14. Il veterano Massimo Saccoccia, alla sua 26ª partecipazione, si è classificato al quarto posto. La fatica e il dolore si sono uniti alla devozione nel momento dell’arrivo, dove i concorrenti, con i piedi sanguinanti, sono stati accolti da un’equipe medica e dall’abbraccio della folla. A vincere questa indimenticabile edizione è stato Andrea Paletta, 15 anni, di Pacentro, che ha dedicato la vittoria al nonno scomparso e ha ricevuto il “Palio”, una pregiata stoffa che un tempo serviva per cucire “il vestito buono”. Andrea fa parte di una famiglia che partecipa alla Corsa da generazioni, ma è il primo a vincerla. Per prepararsi al meglio, ha raccontato di essersi allenato a camminare scalzo da marzo. Il secondo e il terzo posto sono andati ai cugini Simone ed Eliseo Ultimo, portati in trionfo a spalla tra la folla assieme al vincitore, un’immagine potente di orgoglio e senso di appartenenza a questa terra.

Un momento di profonda emozione è stato vissuto con la Corsa degli Zingarelli, la gara dedicata ai bambini che ha permesso ai più piccoli di sentirsi parte di questa straordinaria tradizione. In 57 hanno corso scalzi per le vie del paese, facendo registrare un nuovo record di partecipazione.

La Corsa degli Zingari 2025 ha visto una partecipazione sentita di autorità politiche e militari. Tra le figure istituzionali presenti, il Senatore Guido Quintino Liris, il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, la Consigliera Regionale Maria Assunta Rossi e il Sindaco di Pacentro Giuseppe Silvestri. L’evento ha inoltre accolto numerose autorità militari, tra cui i decorati al valore Luogotenente Loreto Di Loreto e Tenente Colonnello Gianfranco Paglia.

La madrina della manifestazione, la presentatrice Rai Eleonora Daniele, ha saputo cogliere e trasmettere la magia di questo evento, affiancata dai commentatori d’eccezione, tra cui il premio Oscar Giuseppe Cederna, il giornalista Angelo Macchiavello, lo chef abruzzese Davide Nanni e il “Racconta Storie” Nicolas Zappa.

Altro istante di grandissima suggestione è stato il lancio dell’Alfiere Tenente Colonnello Paolo Filippini, pluricampione del mondo di paracadutismo, che ha portato la bandiera tricolore più grande del mondo. La lettura del messaggio inviato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha reso la giornata ancora più solenne e carica di significato. Nella sua lettera, il Ministro ha sottolineato come la Corsa sia un “racconto, potente e autentico, di un popolo che cammina sulle rocce per raggiungere la Vergine Lauretana, patrona degli Aeronauti, rinnovando non solo con la forza del sentimento ma anche con la fatica visibile del corpo il legame inscindibile con la propria terra”. Ha poi aggiunto che “La fatica, la concentrazione e il coraggio che si ritrovano nel correre a piedi nudi su un sentiero impervio sono gli stessi che animano chi, ogni giorno in uniforme, serve con spirito di servizio il nostro Paese”.

Sul palco di Via Roma un parterre di artisti di grande calibro. Sabato sera, Fiordaliso e Petit hanno entusiasmato il pubblico lasciando poi i più giovani al dj set di Alex Natali e Marco Rubs. Domenica le note intramontabili di Edoardo Vianello hanno fatto ballare e sognare tutti i presenti.

L’intera manifestazione ha registrato un record di partecipazione di turisti, che hanno affollato le vie del centro storico di Pacentro, il mercatino artigianale e le aree dedicate allo street food, contribuendo a creare un’atmosfera di festa e condivisione.

La diretta della Corsa degli Zingari è stata seguita in tutto il mondo, in particolar modo in America e Australia, dove la comunità Pacentrana mantiene un forte legame con la terra d’origine. Moltissimi sono anche coloro che sono tornati a Pacentro per assistere all’evento dal vivo e rivivere le emozioni che i loro nonni hanno tramandato. La Corsa, pur essendo una tradizione millenaria e profonda, dimostra ogni anno la sua capacità di rinnovarsi e di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. La sua autenticità, unita alla capacità di attirare nuove generazioni e visitatori da ogni parte del mondo, è la prova che non è solo un evento del passato, ma un rito vivo e pulsante, capace di raccontare un’identità e un senso di appartenenza che si rafforza di anno in anno.

Un successo reso possibile anche dal supporto cruciale degli sponsor e dall’instancabile impegno del direttivo e di tutti i sostenitori, che hanno lavorato con dedizione per rendere Pacentro un luogo di accoglienza e festa.

“La Corsa degli Zingari è molto più di una semplice gara: è l’anima della nostra comunità, il filo che tiene uniti tutti i pacentrani, ovunque si trovino”, ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Corsa degli Zingari, Giuseppe De Chellis. “Siamo entusiasti di annunciare che abbiamo superato le 30.000 presenze, con un record di partecipazione anche per la Corsa degli Zingarelli, che rappresenta il futuro della nostra tradizione”. Ha poi aggiunto: “Questa manifestazione non solo celebra le nostre profonde radici e la nostra fede, ma rappresenta anche un potente richiamo all’appartenenza che si tramanda di generazione in generazione. Ci riempie d’orgoglio vedere il crescente interesse delle Istituzioni, soprattutto Regione Abruzzo e Comune, che riconoscono in questo evento un patrimonio culturale di grande valore. Il loro sostegno è la conferma che stiamo lavorando per preservare e promuovere una tradizione unica, che continua a rafforzare il legame indissolubile tra Pacentro, la Valle Peligna e il mondo intero”.

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