«Metteremo alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino efficiente ed efficace. Senza, abbiamo un solo antidoto: noi stessi e i nostri comportamenti che devono servire a prevenire e a contenere i contagi».
Così il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nella conferenza stampa dell’11 aprile dedicata, come di consueto, alle iniziative e allo stato degli approvvigionamenti dei dispositivi medici e di protezione individuale.
«Nei prossimi giorni consegneremo i primi ventilatori all’ospedale del Celio a Roma dove si sta realizzando un Covid Hospital insieme al Ministero della Difesa e alla Regione Lazio, un esempio di questi ospedali che saranno dedicati esclusivamente a fronteggiare questa emergenza – ha aggiunto Arcuri -. Poi realizzeremo una piattaforma tecnologica che a partire da un’app mobile si occuperà del ‘contact tracing’ e cioè di accompagnare, osservare, monitorare e intervenire quando i cittadini potenziali o effettivi portatori del virus entrano in contatto con gli altri cittadini».
Sul tema della speculazione, molto caro al commissario, Arcuri ha dichiarato: «Il cittadino che va in farmacia non deve per forza comprare 50 mascherine quando gliene serve una o poche: può comprare soltanto quelle che gli servono ad un prezzo che è compatibile con il reale valore del bene che sta acquisendo. Per questo ho emanato un’ordinanza che permette alle farmacie di vendere, pur rispettando le condizioni essenziali dal punto di vista dell’igiene, le mascherine sfuse: abbiamo dato così un ulteriore contributo per fronteggiare le speculazioni che purtroppo ancora ci sono. Come sapete, nei giorni scorsi, un imprenditore aveva tentato di aggiudicarsi una gara Consip e porre in essere comportamenti non coerenti con le normali regole di mercato: qualora questo imprenditore dovesse essere rinviato a giudizio noi ci costituiremo parte civile».
Quanto alle forniture, questi i numeri dati dal commissario: «Siamo riusciti ad acquisire 2,5 milioni di tamponi che da oggi distribuiremo alle regioni: è una dotazione che ci servirà anche per la fase 2 e stiamo facendo sforzi ancora maggiori per poterci dotare anche dei reagenti che servono. Fino a ieri abbiamo distribuito 2.677 ventilatori, nell’ultima settimana 512, molti al Sud. I posti letto nelle malattie infettive e pneumologiche erano 6.525 all’inizio della crisi, oggi sono 35.903, li abbiamo incrementati di 6 volte. I posti letto in terapia intensiva erano 5.179, sono oggi 9.447: non li abbiamo aumentati del 50% ma del 82%. Nell’ultima settimana abbiamo distribuito 31,2 milioni di mascherine, con una media di 4,4 milioni di mascherine al giorno».
Infine, sugli incentivi #CuraItalia, gestiti da Invitalia: «Sono arrivate 546 proposte e 61 imprese hanno avviato il loro investimento: 26 imprese italiane stanno ampliando le loro unità produttive e 35 si stanno riconvertendo per produrre DPI. Di queste, 6 derivano dal programma Innova per l’Italia, promosso dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, con la quale collaboriamo con successo».
Senza, abbiamo un solo antidoto: noi stessi e i nostri comportamenti che devono servire a prevenire e a contenere i contagi». Così il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nella conferenza stampa dell’11 aprile dedicata, come di consueto, alle iniziative e allo stato degli approvvigionamenti dei dispositivi medici e di protezione individuale.
«Nei prossimi giorni consegneremo i primi ventilatori all’ospedale del Celio a Roma dove si sta realizzando un Covid Hospital insieme al Ministero della Difesa e alla Regione Lazio, un esempio di questi ospedali che saranno dedicati esclusivamente a fronteggiare questa emergenza – ha aggiunto Arcuri -. Poi realizzeremo una piattaforma tecnologica che a partire da un’app mobile si occuperà del ‘contact tracing’ e cioè di accompagnare, osservare, monitorare e intervenire quando i cittadini potenziali o effettivi portatori del virus entrano in contatto con gli altri cittadini».
Sul tema della speculazione, molto caro al commissario, Arcuri ha dichiarato: «Il cittadino che va in farmacia non deve per forza comprare 50 mascherine quando gliene serve una o poche: può comprare soltanto quelle che gli servono ad un prezzo che è compatibile con il reale valore del bene che sta acquisendo. Per questo ho emanato un’ordinanza che permette alle farmacie di vendere, pur rispettando le condizioni essenziali dal punto di vista dell’igiene, le mascherine sfuse: abbiamo dato così un ulteriore contributo per fronteggiare le speculazioni che purtroppo ancora ci sono. Come sapete, nei giorni scorsi, un imprenditore aveva tentato di aggiudicarsi una gara Consip e porre in essere comportamenti non coerenti con le normali regole di mercato: qualora questo imprenditore dovesse essere rinviato a giudizio noi ci costituiremo parte civile».
Quanto alle forniture, questi i numeri dati dal commissario: «Siamo riusciti ad acquisire 2,5 milioni di tamponi che da oggi distribuiremo alle regioni: è una dotazione che ci servirà anche per la fase 2 e stiamo facendo sforzi ancora maggiori per poterci dotare anche dei reagenti che servono. Fino a ieri abbiamo distribuito 2.677 ventilatori, nell’ultima settimana 512, molti al Sud. I posti letto nelle malattie infettive e pneumologiche erano 6.525 all’inizio della crisi, oggi sono 35.903, li abbiamo incrementati di 6 volte. I posti letto in terapia intensiva erano 5.179, sono oggi 9.447: non li abbiamo aumentati del 50% ma del 82%. Nell’ultima settimana abbiamo distribuito 31,2 milioni di mascherine, con una media di 4,4 milioni di mascherine al giorno».
Infine, sugli incentivi #CuraItalia, gestiti da Invitalia: «Sono arrivate 546 proposte e 61 imprese hanno avviato il loro investimento: 26 imprese italiane stanno ampliando le loro unità produttive e 35 si stanno riconvertendo per produrre DPI. Di queste, 6 derivano dal programma Innova per l’Italia, promosso dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, con la quale collaboriamo con successo».