Un risveglio amaro per una Marsica che sta lentamente familiarizzando col nemico. Nella tarda serata di ieri sono stati ufficializzati due nuovi casi nel territorio: uno a Pescina, l’altro a Collarmele. Ancora una volta la Valle del Giovenco. Il totale dice 9 casi riscontrati nell’intera area marsicana, il 50% di quelli fatti registrare in tutta la Provincia di L’Aquila.
A Pescina si tratta del secondo contagio dall’inizio dell’emergenza: “Siamo in costante contatto con le Autorità sanitarie per ricostruire la rete di contatti per contenere altri contagi”, ha postato il sindaco Stefano Iulianella su Facebook. Da ieri mattina, inoltre, è partita la sanificazione di strade e luoghi pubblici in città (operazione che ha riguardato anche le località di Venere, Villaggio di San Berardo e della Chiusa D’Amore).
Primo caso coronavirus anche a Collarmele, il quinto nella sola Marsica Orientale. L’annuncio lo ha dato il sindaco Antonio Mostacci: “Cari cittadini – scrive su Facebook – purtroppo devo darvi la notizia che un nostro concittadino è risultato positivo al tampone del corona virus. Tutte le procedure necessarie per risalire ai contatti sono in corso da parte mia e della ASL”. E poi aggiunge: “Questa notizia ci deve far capire ancora di più quanto è fondamentale rispettare le ordinanze emanate. Siamo una piccola comunità e questo ci potrebbe essere di aiuto nelle azioni di contenimento”.
A San Benedetto dei Marsi, altro centro interessato dall’emergenza Covid-19, il sindaco Quirino D’Orazio ha attivato il servizio “Pronto Farmaco”, rivolto ai cittadini appartenenti alle fasce deboli, vale a dire gli over 65 anni che vivono da soli, i soggetti fragili con comprovate patologie e quelli in quarantena. Per usufruire del servizio è necessario contattare il proprio medico curante, il quale, una volta predisposta la ricetta medica, provvederà a comunicare al C.O.C.
Marsica Est il territorio più colpito dall’emergenza. Proprio ieri pomeriggio, i sindaci del comprensorio hanno tenuto una conference call per condividere informazioni e piani operativi. “Sono i giorni più duri, è la fase più critica, perché il virus è nel nostro territorio, circola nei nostri paesi. Ora più che mai bisogna essere accorti, guardia alta e non uscire se non è necessario”, ha aggiunto il sindaco di Aielli Enzo Di Natale.