“Le attività di prevenzione sono indicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A quelle occorre attenersi. Il ministero dell’interno e la Prefettura così come avviene in altre emergenze sconsigliano i sindaci di prendere provvedimenti difformi a quelli dettati dalla Presidenza o tantomeno in contrasto o con le misure adottate, le quali tra l’altro sono o possono essere in continuo aggiornamento”, questa è la dichiarazione, rilasciata alla nostra Redazione, dal Commissario del Comune di Avezzano, Mauro Passerotti, dopo aver appreso del paziente romano ricoverano nel Reparto di Malattie Infettive del Nosocomio marsicano.
“Ciò anche per evitare il diffondersi di situazioni possibili che aumentano la preoccupazione e l’angoscia nella popolazione, nella convinzione che per gestire al meglio l’emergenza occorre la necessaria determinazione e nel contempo la massima serenità”, così conclude il Commissario.
Sul caso “avezzanese”, si è espressa anche il primo cittadino di Sulmona, città dove il paziente risultato poi positivo al Covid-19, era tornato in villeggiatura in questi giorni. Lui, comunque, risiede a Roma. “Ritengo – avverte il sindaco Casini – esemplare e importante il comportamento assunto dal nostro concittadino che, avendo avuto il sospetto di un contagio da Covid-19, per precauzione ha contattato il 118 attivando il protocollo previsto in questi casi. L’uomo, al momento, si trova ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Avezzano. È necessario che in questi casi, con grande senso di responsabilità, si seguano le misure indicate dal Governo, in questa inedita emergenza nazionale, e si rispettino i protocolli al fine di contenere la diffusione del coronavirus. Sulmona non ha focolai, ma è necessario far prevalere il senso di responsabilità, in quanto il contenimento del contagio dipende anche dal comportamento di tutti noi”.
Con questi ultimi casi, salgono a 16, quindi, i pazienti positivi al Covid 19 in Abruzzo. Per 7 di questi casi, il risultato è stato confermato dalle controanalisi eseguite dall’Istituto Superiore di Sanità e dallo Spallanzani di Roma.