“Ho chiesto alle istituzioni con prevalente competenza, Asl e Regione, ripetutamente e formalmente il potenziamento dei servizi sanitari territoriali per far fronte a questa seconda ondata di contagi in Valle Peligna. Ho incontrato e ascoltato il comparto sanitario locale ( medici ospedalieri, del territorio e medici di base) alla presenza dei sindaci del territorio e delle altre istituzioni locali (consigliere regionali e senatrice della repubblica) per chiedere tutti insieme ai vertici Aziendali e Regionali il rinforzo e il miglioramento della sanità locale”. Così il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, relativamente alle ultime notizie circolate da parte di Sbic, gruppo politico che l’ha accusata di non aver coinvolto il Consiglio comunale nella gestione della crisi. Sbic ha addirittura premuto l’acceleratore sul tasto delle “dimissioni”.
“Voglio pertanto rimarcare che non è il sindaco debole e ma debole è l’intero territorio cui io ho fatto ripetutamente l’appello, l’ultimo in questa settimana, sollecitando tutte le altre istituzioni e forze politiche che invece stanno clamorosamente in silenzio totale, soprattutto i rappresentanti del Consiglio comunale che hanno riferimento in Giunta regionale, escludendo la Consigliera regionale Marianna Scoccia e la rappresentate sul territorio del Tribunale del Malato avvocato Catia Puglielli”, aggiunge in una nota stampa.
“Mentre la Regione e la Asl continuano a dire che è tutto sotto controllo o fanno ordinanze confuse che passano sopra la fragile economia di questa città”.
“Desta ora un certo imbarazzo l’intervento di Sbic, una rappresentanza territoriale, la più debole di tutti e per questo l’unica ad avere un serio alibi di scarsa incisività, perché con nessun riferimento politico ed istituzionale, pur con un autorevole componente, Maurizio Balassone nella doppia veste di Consigliere comunale e medico dell’Usca, ma pensa di fare il “bene comune” tentando di delegittimare il sindaco che da oltre quattro anni sta con forza portando avanti un difficilissimo mandato amministravo superando tantissime difficoltà ed emergenze. Invito Sbic e le altre forze politiche a non cadere più nella tentazione di anticipare di otto mesi la campagna elettorale, ma di concentrarsi per dare forza alle nostre istituzioni ed istanze di questo territorio uscendo dal silenzio e portare avanti con onestà intellettuale battaglie concrete per il bene di tutta la comunità”, questa la conclusione.