Dopo l’impennata di marzo torna a scendere, seppur lievemente, l’incidenza settimanale di Covid in Italia. Nella prima settimana di aprile sono stati registrati 672 casi ogni 100mila abitanti contro i 719 della settimana tra il 21 e il 28 marzo, un calo pari a 47 casi su 100mila abitanti.
È quanto emerge dall’ultimo Instant report Covid-19 di Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica.
Per Americo Cicchetti, direttore dell’Altems, “ci prepariamo ad una Pasqua all’insegna di una stabilizzazione della diffusione del contagio”.
“Tuttavia – sottolinea – la nuova variante che le nostre istituzioni sanitarie stanno monitorando e valutando non deve essere sottovalutata, soprattutto nei momenti in cui festeggeremo con i nostri cari”.
I dati al 4 aprile 2022 mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (1.274.305) sulla popolazione nazionale è del 2,14%.
La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero aumento del numero ricoverati su positivi settimanali, a livello nazionale pari a 8,40 per mille casi rispetto agli 8,10 della settimana precedente.
I nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva hanno fatto registrare un valore nazionale pari a 0,60 ogni 100mila abitanti rispetto allo 0,50 della settimana prima. Leggero aumento anche della mortalità grezza settimanale, che è stata pari a 1,5 ogni 100mila abitanti rispetto alla settimana precedente, in cui il valore era stato di 1,4 ogni 100mila abitanti.
Al 4 aprile 2022 Calabria e Sardegna registrano tassi di saturazione, sia in relazione ai posti letto di area non critica che in relazione ai posti letto di Terapia Intensiva, oltre le rispettive soglie del 30% e 20% individuate dal Decreto 105 del 23 luglio 2021.
Se si considerano, però, tutti gli elementi in base a cui a una Regione viene assegnato un ‘colore’, la Regione più a rischio ‘zona gialla’ è l’Umbria, mentre quella a minore rischio è la Valle d’Aosta.