Dall’11 febbraio cade l’obbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia, a prescindere dalle fasce di colore. La svolta, annunciata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, una nuova fase nella lotta al Covid.
Obiettivo del governo quello di traghettare il Paese fuori dall’emergenza, dato l’andamento della campagna vaccinale e la drastica diminuzione dei contagi.
Da ieri, 7 febbraio, operative le nuove norme su scuola, vaccinati e Green pass.
Dimezzata la durata della Didattica a distanza, che passa da 10 a 5 giorni in tutte le scuole di ogni ordine e grado e rimarrà solo per i non vaccinati, ad eccezione della fascia 0-6 anni, nella quale non è autorizzata la vaccinazione.
Negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, la dad scatterà al quinto caso di positività mentre alle elementari, medie e superiori, la didattica a distanza è prevista solo per i non vaccinati: alle primarie dal quinto caso in su, alle secondarie dal secondo in poi.
Cambiano anche le restrizioni in zona rossa, con i divieti rivolti soltanto a chi non è vaccinato.
Per quanto riguarda il Green Pass, per chi ha completato il ciclo vaccinale con il booster e per chi si è contagiato e è guarito dopo essersi vaccinato, la validità è illimitata. Per chi, invece, si è contagiato dopo la prima dose, il certificato varrà 6 mesi.
La road map stilata dal governo prevede dal 15 febbraio l’obbligo di super green pass per tutti i lavoratori sopra i 50 anni. Per i no vax niente stipendio ma conservazione del posto di lavoro e sanzioni tra i 600 e i 1500 euro
Il 31 marzo Scade lo stato d’emergenza in vigore da oltre due anni, al quale sono legate tutta una serie di norme tra le quali quelle sullo smart working. L’orientamento dell’esecutivo, se continuerà il calo dei contagi e dei ricoveri, è di non prorogarlo.
Il 15 giugno fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50.