Ultimo giorno di stato di emergenza Covid in Italia, dopo oltre due anni di proroghe.
Da domani primo di Aprile, cominceranno a cadere alcune regole legate a Green pass e uso delle mascherine e cambieranno le disposizioni su isolamento e quarantena, come precisa una circolare del ministero della Salute.
Sparirà il sistema dei colori delle Regioni, e decadranno il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al suo posto, un’unità per il completamento della campagna vaccinale e l’adozione di altre misure anti-virus, guidata dal maggior generale dell’Esercito Tommaso Petroni.
TUTTE LE NUOVE REGOLE
Dal 1° aprile l’ingresso nei negozi e nei centri commerciali è libero: non sarà più richiesto il green pass base (vaccinazione, guarigione o tampone) come avviene attualmente. Bisognerà indossare ancora fino a fine aprile la mascherina (basta quella chirurgica).
Niente più green pass anche per musei, uffici pubblici, banche e poste, tutti luoghi dove finora era richiesto il certificato verde base e nei quali l’accesso diventa libero (sempre con mascherina).
Dal primo aprile per consumare seduti ai tavolini all’aperto di un bar o ristorante il green pass non servirà più. Se invece si vuole bere un caffè, pranzare o cenare al chiuso, resta obbligatorio, fino al 30 aprile, il certificato verde. Ma basterà quello base che si ottiene con anche con un tampone negativo.
Mentre l’attività all’aperto è libera, fino al 30 aprile chi frequenta piscine e palestre al chiuso o pratica sport di squadra al chiuso, avrà bisogno ancora del super green pass (vaccinazione o guarigione).
Per gli eventi sportivi all’aperto basta il green pass base. È sufficiente perciò il tampone per la vedere la partita allo stadio. Per gli eventi al chiuso, per esempio nei palazzetti dello sport per assistere alle partite di volley o basket, resta l’obbligo di super green pass. È sempre richiesta, sia allo stadio che al palazzetto dello sport, la mascherina Ffp2. La stessa mascherina è obbligatoria su funivie, cabinovie e seggiovie coperte per accedere agli impianti sciistici.
Fino al 30 aprile 2022 in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private serve la mascherina. In classe l’obbligo è esteso fino alla fine dell’anno scolastico (inizio giugno).
Per qualsiasi tipo di festa organizzata in un locale al chiuso (compleanno, laurea, nozze, cresima, comunione ecc.) gli invitati devono essere muniti di super green pass.
Ecco le regole per cinema, teatri, concerti e discoteche: dal 1° al 30 aprile, variano all’aperto e al chiuso. Per vedere un film, uno spettacolo teatrale o assistere a un concerto al chiuso bisognerà indossare una mascherina Ffp2 e mostrare il Super Green Pass. Per le stesse attività, se svolte all’aperto, basterà il green pass base. Sempre con obbligo di mascherina Ffp2. In discoteca, dove si tornerà a capienza piena, c’è obbligo di super green pass. E basterà la mascherina chirurgica, da levare solo in pista al momento del ballo.
Per alloggiare in hotel non occorre essere vaccinati e non servirà neppure il tampone. Dal primo aprile cade ogni obbligo di Green Pass negli alberghi e nelle strutture ricettive come i bed&breakfast.
Per viaggiare su un treno Alta velocità non sarà necessario il Super Green Pass, ma ancora ancora per un mese, e cioè dal primo al 30 aprile, a tutti coloro che salgono su mezzi di trasporto nazionali sarà richiesto il Green Pass base. Quindi ai passeggeri di treni, di autobus, navi e traghetti che si spostano da una regione all’altra e di autobus basterà mostrare un tampone negativo, rapido o molecolare. I viaggiatori avranno sempre l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.
Per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale non serve nessun certificato. Dal primo aprile decade infatti l’obbligo di Green Pass rafforzato. Ancora per un mese l’unico obbligo che dovranno rispettare i passeggeri è quello di indossare la mascherina Ffp2. Dal 1° maggio, a meno di proroghe, decadrà anche questo obbligo.
Resta l’obbligo fino al 15 giugno di concludere il ciclo vaccinale, compreso il richiamo. In caso contrario scatta una multa una tantum di 100 euro. Cambiano però le regole al lavoro. Sin dal 25 marzo, infatti, gli over 50 non vaccinati possono accedere ai luoghi di lavoro con il green pass base. Niente più sospensione dal lavoro e dallo stipendio per chi non si vaccina (come è stato finora). Per gli under 50, già tenuti al green pass base al lavoro, non cambia nulla.
La possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata dal 31 marzo al 30 giugno 2022. Nel settore pubblico invece la modalità di lavoro prevalente resta quella del lavoro in presenza.
Dal primo aprile sono previste regole uguali per tutti sulla quarantena, senza distinzione tra chi ha fatto il vaccino e chi no. Addio quarantene quindi, anche per i no vax, a seguito di contatto con un caso positivo al Covid: anche a loro si applicherà il regime dell’autosorveglianza, con obbligo di indossare per 10 giorni con mascherina Ffp2 e tampone necessario solo in caso di sintomi. Non cambiano, per ora, le regole invece per chi è positivo, che deve stare in isolamento (in linea di massima) per 7 o 10 giorni a seconda che sia o meno vaccinato.
Dal 1° aprile scompaiono le differenze tra vaccinati e non vaccinati in caso di alunni positivi in classe. Fermo restando che solo gli alunni positivi vanno in isolamento fino a guarigione e per loro può essere attivata la Dad, tutti gli altri possono sempre continuare a frequentare in presenza. Con almeno quattro casi di positività tra gli alunni, sia alla primaria che alla secondaria, le attività proseguono con l’utilizzo per tutti (docenti e alunni) delle mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. Ai primi sintomi occorre fare un tampone di controllo. In condizioni “normali” le mascherine chirurgiche vanno comunque indossate obbligatoriamente fino alla fine dell’anno scolastico.
Ai docenti non vaccinati a partire dal 1° aprile, il preside non potrà impedire di tornare a scuola se muniti di green pass base (ossia tampone negativo). Resta il divieto di lavorare a contatto con gli alunni. Dovranno essere utilizzati in “attività di supporto all’istituzione scolastica”. Per svolgere le quali sarà comunque necessario il green pass base. L’obbligo vaccinale per gli insegnanti (dose booster compresa) resta comunque fino al 15 giugno. Chi non si vaccina va dunque incontro alla sanzione di 100 euro.
Per gli studenti all’università resta fino al 30 aprile l’obbligo di mascherina e di distanza di un metro in aula, oltre al divieto di accesso con temperatura sopra 37.5°. Esteso fino al 30 aprile l’obbligo di green pass base per gli studenti universitari e per “chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie”.
Il nuovo decreto prolunga fino 31 dicembre l’obbligo di vaccinazione per medici e infermieri. Fino a quella data per medici e infermieri che non si vaccinano resta la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Stessa sorte per i lavoratori negli ospedali e nelle RSA.