“La situazione al carcere di Pescara è sempre più complessa e delicata. Il numero dei contagi è in evoluzione: al momento si registrano 4 poliziotti penitenziari e 8 detenuti“.
A darne notizia è la Funzione Pubblica CGIL Abruzzo Molise, per voce del suo Coordinatore Regionale Giuseppe Merola, che ancora una volta accende i fari sul San Donato.
“L’Istituto di Pescara soffre di cronica carenza di poliziotti penitenziari – chiosa – e da tempo stiamo lanciando l’allarme al Dipartimento centrale dell’ Amministrazione Penitenziaria – aggiunge – I poliziotti attualmente in servizio stanno operando in situazioni stressogene, tenendo anche conto di assenze per malattie ed altri motivi – continua il sindacalista – Negli ultimi giorni, nonostante gli apprezzabili ed encomiabili sforzi della locale medicina penitenziaria , coordinata dal medico Giulio Calella, si è aggiunta anche la vicenda COVID che sta mettendo in ginocchio l’organizzazione generale del lavoro e dei servizi, oltre a preoccupare i lavoratori e la comunità penitenziaria tutta”.
“Torniamo a tuonare il nostro grido di aiuto – conclude – auspicando attività risolutive e migliorative per tutto il sistema. Le carceri abruzzesi, in questi tempi di pandemia, ha pagato un caro prezzo: basti pensare quanto accaduto a Sulmona, Chieti, Lanciano e L’Aquila. Servono interessanti risorse umane, troppo sono le considerevoli vacanze organiche in tanti Istituti della Regione”.