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Covid: in Abruzzo nessuna traccia della Omicron 2

Sottovariante isolata in Italia non ha raggiunto la Regione Abruzzo, ma la Omicron 1 arriva al 92,5%

La sottovariante della Omicron, la “Omicron 2” arriva anche in Italia e crea nuove preoccupazioni, ma al momento in Abruzzo non è presente.

Lo confermano il professor Liborio Stuppia e Nicola D’Alterio, direttori dei due laboratori abruzzesi che si occupano dei sequenziamenti: i laboratori di Genetica molecolare – Test Covid dell’Università di Chieti e l’Istituto Zooprofilattico sperimentale Abruzzo – Molise di Teramo.

La variante Omicron è ormai largamente dominante in Abruzzo: la prevalenza, infatti, raggiunge il 92,5%, mentre la Delta è al 7,5%.

La stima emerge dall’ultima flash survey, condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali su un campione di casi positivi del 17 gennaio.

Su 40 casi sequenziati dalle strutture abruzzesi, 37 sono riconducibili a Omicron e solo 3 a Delta. La precedente flash survey era stata effettuata sui positivi del 3 gennaio: in quel caso la variante Omicron era al 78,3% e la Delta al 21,7%.

In Abruzzo sono due le strutture che si occupano del sequenziamento: il laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunziò di Chieti, per le province di Chieti e Pescara, e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, per il Teramano e per l’Aquilano.

 

Lorena Lucarelli

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