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Covid: in Abruzzo stanziati 19 mln per emergenza

Emesso Decreto numero 1 per delineare filiera management che si occuperà della realizzazione degli interventi e per assegnare le relative competenze

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nella qualità di commissario delegato per l’attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione delle opere previste nel piano regionale Covid, ha emesso il Decreto n.1 del 15 ottobre per delineare la filiera del management che si occuperà della realizzazione degli interventi e per assegnare le relative competenze.

Con la centrale di committenza Aric sono stati definiti 39 interventi distribuiti nelle quattro Asl abruzzesi, per un ammontare di quasi 19 milioni di euro.

Nello specifico 14 sono i progetti della Asl dell’Aquila (3.942.640 euro); 7 progetti per quella di Chieti (4.191.520 euro); 10 riguardanti la Asl di Pescara (3.937.240 euro); 8 l’azienda sanitaria di Teramo (6.661.568,77 euro).

Obiettivo del presidente Marsilio è stato quello di velocizzare la macchina amministrativa affidando all’Aric il coordinamento e il supporto in favore delle Asl.

Il commissario straordinario Daniela Valenza e il commissario delegato Carlo Montanino hanno individuato come figure di raccordo con le Asl l’ingegner Luigi Lauriola e la dottoressa Lucia Del Grosso.

La gestione delle procedure è assegnata direttamente alle aziende sanitarie che hanno indicato i singoli referenti: Mauro Tursini per L’Aquila, Filippo Manci per Chieti, Antonio Busich per Pescara e Roberto Breda per Teramo.

I termini per la definizione dei progetti assegnati dal commissario straordinario Domenico Arcuri erano fissati in un massimo di 45 giorni dalla delega.

È stata messa in piedi una macchina organizzativa che consente il rispetto di queste tempistiche nella massima trasparenza. In questo fine settimana sono state iniziate e completate tutte le procedure per l’individuazione dei professionisti che seguiranno le attività di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza e i collaudi finali.

Un lavoro definito grazie alla compartecipazione di oltre 30 tra dirigenti e direttori generali della Regione Abruzzo, del Consiglio regionale e del Comune di Pescara, nonché funzionari regionali che hanno svolto il ruolo di segretari verbalizzanti.

Ogni Asl ha messo a disposizione proprio personale e strutture.

Nelle commissioni hanno quindi lavorato senza sosta una novantina di persone per analizzare, in una sola giornata, le 395 domande di partecipazione che sono pervenute (per tutte le Asl territoriali) a seguito di bandi pubblicati sabato 10 ottobre.

I professionisti individuati entro le ore 10 di lunedì prossimo dovranno accettare gli incarichi. Subito dopo saranno messi a loro disposizione i documenti tecnici necessari per lo svolgimento degli incarichi.

“Ringrazio gli uffici per la tempestività del lavoro svolto, che consente il rispetto dei tempi per l’attuazione della rete sanitaria. L’obiettivo è quello di riuscire a mettere a disposizione dei cittadini abruzzesi strutture capaci di rispondere all’emergenza pandemica e alla relativa richieste di cure”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Con l’occasione – ha aggiunto Marsilio – voglio ulteriormente correggere e precisare la notizia, già rettificata dall’assessore Verì, diramata oggi secondo la quale l’Abruzzo avrebbe già esaurito i posti letto in terapia intensiva. La Regione ha oltre 120 posti di terapia intensiva complessivi, di questi 28 sono i posti ‘aggiuntivi’ realizzati fino ad oggi. I ricoverati in terapia intensiva oggi sono 11; quindi il 10% circa del totale e poco più di un terzo dei posti aggiuntivi. La ricerca che ha diffuso la notizia, secondo la quale avremmo occupato il 150% dei posti aggiuntivi, si basa su un dato di partenza che considera solo i sette posti già attivati (sui 28 aggiuntivi in totale)”.

“È bene precisare che i posti letto si ‘attivano’ mano a mano che si rende necessario, come sta avvenendo in questi giorni nei quali le terapie intensive sono purtroppo aumentate. Non c’è quindi nessuna ‘emergenza’ nelle terapie intensive abruzzesi, e i nostri ospedali sono assolutamente in grado di reggere l’attuale pressione”.

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