Alla luce dei dati emersi nell’ultimo bollettino, in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva sale al 9% (+2%) mentre resta fermo al 9% per l’area non critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%.
L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti aumenta in modo significativo e passa da 140 a 170 (soglia limite 50).
A livello territoriale, i numeri più alti continuano ad essere quelli del Teramano: l’incidenza è 204. Segue, con 173, il Chietino, che continua a peggiorare rapidamente. L’impennata di nuovi casi registrata oggi nel Pescarese determina un brusco aumento del parametro, che cresce di 33 punti e arriva a 161.
Nel solo capoluogo adriatico l’incidenza aumenta di quasi 60 punti in un giorno e arriva a 183. Chiude l’Aquilano, pure in peggioramento, con 134.
I numeri, seppur in peggioramento, confermano l’efficacia della campagna vaccinale. L’ultima volta che l’incidenza del contagio era a valori analoghi a quelli odierni, il dato sui ricoveri era – sia per le terapie intensive sia per l’area non critica – tra le sei e le sette volte superiore a quello attuale.
Anche il numero medio dei decessi era di gran lunga superiore rispetto a quello attuale: nell’ultima settimana i morti sono stati sei; negli stessi sette giorni del 2020 erano stati oltre 80.