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Covid, in Italia oltre 10 mila positivi: si torna ai livelli di maggio

72 le vittime, tasso positività all'1,9%, +5% terapie intensive

Sono 10.172 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, martedì erano stati 7.698.

Sono invece 72 le vittime in un giorno contro le 74 delle 24 ore precedenti.

Con 10.172 positivi i numeri dell’epidemia tornano indietro di mesi. L’ultima volta che è stata superata la soglia dei 10mila casi era l’8 maggio, quando sono stati registrati 10.176 casi e le vittime erano state 224 (oggi sono 72).

Sono 127.085 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, 3.689 in più nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 4.883.242, i morti 132.965. I dimessi e i guariti sono invece 4.623.192, con un incremento di 6.406.

Sono 537.765 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 684.710. Il tasso di positività è all’1,9%, in aumento rispetto all’1,1% registrato martedì. Sono invece 486 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 5 in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 39. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.060, ovvero 90 in più rispetto a martedì.

A livello nazionale sono stabili e lontane dalla soglia di allerta le percentuali dei posti in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri occupati da pazienti Covid, pari rispettivamente al 5% e 7% di quelli disponibili. Mentre è il Friuli Venezia Giulia la regione italiana con le strutture sanitarie più appesantite dall’impatto del Sars-Cov-2, con un aumento che porta al 14% le terapie intensive occupate da pazienti Covid (ovvero oltre la soglia d’allerta del 10%), e al 13% l’occupazione dei posti in reparto. Emerge dal monitoraggio quotidiano dell’Agenas.

A poche ore dall’apertura delle prenotazioni per la terza dose over 40 nel Lazio sono oltre 65mila i cittadini che si sono prenotati. Lo comunica l’Unità di Crisi Covid della Regione Lazio. “Questo risultato imprime una decisa spinta alla campagna dei richiami vaccinali e andrà a saturare gli slot disponibili fino a fine gennaio 2022 -prosegue l’Unità di crisi- La rete degli hub vaccinali, in previsione del primo dicembre, è stata ulteriormente implementata con quattordici nuovi siti su tutto il territorio regionale, alcuni dei quali erano ‘dormienti'”, conclude l’Unità di crisi.

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Redazione IMN