L’Aquila si avvicina alla soglia di massima allerta e rischia di tornare in zona rossa.
È quanto emerge dalle analisi del ricercatore abruzzese Riccardo Persio, che da mesi studia i dati dell’emergenza regionali e nazionali.
“È paradossale che dopo due mesi l’andamento dell’epidemia in Abruzzo si sia completamente ribaltato. Il contagio sulla costa, principalmente nel pescarese, sembra essere regredito, segno dell’efficacia delle misure restrittive aggiuntive, e si avvia progressivamente ad una quota maggiormente gestibile. Al contrario, l’aquilano marcia verso la soglia di massima allerta rappresentata dai 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti”, spiega il ricercatore.
“Volgendo lo sguardo a L’Aquila città, per comprendere se e quando rischieremo di entrare nella fascia rossa saranno fondamentali i dati dei prossimi due giorni. Se nel capoluogo, infatti, registreremo più di 34 casi nei prossimi due giorni, raggiungeremo la soglia di allarme e pertanto potrebbero scattare le ulteriori restrizioni previste dal governo regionale – sottolinea ancora l’esperto – Nei prossimi due giorni vi terrò aggiornati su questo andamento”.
I dati aggiornati a ieri (27 marzo)
23.839 NUOVI POSITIVI (23.987 il giorno precedente)
35.7154 TAMPONI PROCESSATI (35.4982 il giorno precedente)
6,7% TASSO DI POSITIVITÀ (6,8% il giorno precedente)
380 DECESSI (457 il giorno precedente)
18287 GUARITI (19.764 il giorno precedente)
3635 IN TERAPIA INTENSIVA (+7)
28621 RICOVERATI NON CRITICI (+149)
L’AQUILA CITTÀ
3.456 casi, 23 nuovi positivi (40 il giorno precedente).
160 i casi su base settimanale (151 il giorno precedente).
230 l’incidenza su 100 mila abitanti (217 il giorno precedente).