C’è chi si è dovuto dividere tra la mamma e la suocera, chi ha avuto la fortuna di poter rivedere i fratelli e le sorelle. C’è chi “il Natale è tutto qui, due cuori e una capanna”; ma ci sono state e ci saranno anche le vittime del Coronavirus, gli anziani ricoverati in Ospedale, i pazienti contagiati in quarantena. Ieri, 25 dicembre, lo spirito natalizio non ha invaso purtroppo tutte le case.
“Un Natale triste quello appena trascorso, in cui sento il bisogno di comunicare la mia vicinanza alle famiglie dei pazienti ricoverati, che vivono momenti difficilissimi. – avverte sul suo profilo Facebook il professor Marinangeli, in prima linea dalle prime fasi dell’emergenza Covid tra le corsie degli Ospedali – E un ringraziamento ai medici, infermieri e OSS che anche la mattina di Natale hanno lavorato con l’energia e la passione di sempre. Collaboratori di cui sono orgoglioso“.
“Un Natale triste – dice ancora il medico – ma con una speranza oggettiva di uscire dal tunnel. Domani il vaccino, a cui spero si sottoporranno tutti i sanitari, per dare l’esempio e per dimostrare che si tratta della scelta più giusta”.
E poi, infine, si rivolge a chi avrà la possibilità di sottoporsi proprio alla vaccinazione, la prima anche in Italia: “Questo virus è terribile, non si può combattere realmente se non attaccandolo da più parti: non farlo è da irresponsabili”.