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Covid: prosegue il piano per le riaperture

Da lunedì 17 potrebbe essere modificato l'orario del coprifuoco (dalle 23 o 24)

Il fine settimana, complice il clima estiva, è stato caratterizzato da spiagge e zone della movida affollate, con tanti interventi delle forze dell’ordine che ieri hanno sanzionato 1.500 persone.

Tra i settori che chiedono a gran voce la ripartenza c’è quello dei matrimoni, che lamenta perdite elevate a causa del blocco delle cerimonie. “Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding – spiega il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini – mi hanno scritto e io li rassicuro: il Governo ci sta lavorando e sulla base dell’andamento dei contagi presto daremo una data” per la ripresa “perché i matrimoni vanno programmati per tempo. E lo stesso vale per lo sport. Già in settimana ci saranno cabine di regia con il Cts per dare date a questi settori”.

Tra le attività sportive in stand by ci sono le piscine al chiuso e le palestre. Per il wedding le Regioni puntano a ripartire già dall’1 giugno con le linee guida messe a punto, che prevedono banchetti all’aperto, ospiti rigorosamente distanziati e tutti con la mascherina. Ma una data più probabile è quella del 15 giugno. Il via libera alle piscine al chiuso potrebbe invece avvenire prima. Ovviamente, tutto è condizionato da un’attenta analisi dei dati epidemiologici dal 26 maggio.

Per quanto riguarda i ristoranti al chiuso, caffè al bancone ed il prolungamento del coprifuoco (alle 23 o alle 24 a seconda di quale linea prevarrà nel Governo) le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio. Ma si tratta di punti ancora divisivi all’interno della maggioranza ed il premier Draghi dovrà quindi trovare una sintesi come è accaduto per le riaperture del 26 aprile scorso. La cabina di regia politica che deciderà si riunirà a metà settimana. Le misure andranno poi in Consiglio dei ministri.

I dati delle ultime 24 ore, oltre alle minori vittime, fa registrare un aumento del tasso di positività (dal 3% al 3,7%), con 8.292 contagiati. I ricoverati in terapia intensiva sono scesi a 2.192, 19 in meno di ieri. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 15.420 persone, in calo di 379 unità.

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