Continuano ad aumentare i positivi alla variante Omicron in Abruzzo: ad oggi quelli ufficiali, sequenziati nei laboratori di Genetica molecolare-Test Covid dell’università di Chieti, sono quattro.
In realtà il dato non si riferisce a un dato reale dei casi sul territorio, ma solo ai campioni sequenziati: “Sono sufficienti i quattro che abbiamo già visto per dire che i casi considerati sospetti sono tutti riconducibili alla Omicron”, ha spiegato il professor Liborio Stuppia, direttore dei laboratori di Chieti.
I casi, secondo una stima, sarebbero infatti oltre 60.
La Delta però resta la mutazione prevalente sul territorio ed è ancora la mutazione che spinge i contagi.
Il quadro sulle varianti in Abruzzo è sempre più frastagliato: “Possiamo dire che i sospetti Omicron nei fatti sono tutti Omicron. Sono ancora una quota minoritaria, non sono ancora un problema, ma ci sono. Il problema, in questa fase caratterizzata da numeri altissimi, è la variante Delta. Abbiamo trovato anche due casi riconducibili alla Delta Plus”, precisa Stuppia.
Una cinquantina i casi di Omicron individuati dal laboratorio teatino: la maggior parte riguarda la provincia di Chieti, ma c’è anche una quota relativa al Pescarese. Altri dieci casi sono stati individuati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo: sei sono riconducibili all’Aquilano e quattro al Teramano.