Le tante opportunità che si aprono fin da ora per le imprese di costruzione abruzzesi, grazie all’avvio della ricostruzione nel bacino del “cratere sismico” del Centro Italia per i privati. L’ulteriore, grande lavoro che verrà con gli interventi pubblici. Il possibile utilizzo integrativo del Superbonus 110%. Ma anche le criticità legate all’aumento incontrollato dei prezzi delle materie prime.
Tanti i temi del confronto tenuto ieri mattina in videoconferenza tra il Commissario straordinario alla ricostruzione per il sisma del 2016, Giovanni Legnini, e Cna Costruzioni Abruzzo. All’appuntamento hanno preso parte dirigenti della confederazione artigiana e dei suoi consorzi edilizi, numerosi imprenditori associati e tecnici. Un confronto a tutto campo, che il direttore regionale della Cna, Graziano Di Costanzo, sintetizza così: «Abbiamo provato a tracciare un percorso di lavoro comune, alla luce dei cambiamenti in atto nel settore dell’edilizia e all’accelerazione che è stata data alla ricostruzione con le riforme e le novità normative e procedurali di cui il Commissario stesso è stato uno dei principali artefici e promotori. Grazie a queste innovazioni sono stati avviati 5.500 cantieri, di cui 3.500 autorizzati e finanziati solo nei primi sei mesi dell’anno, con tempi di avvio dei lavori che dall’anno e mezzo precedente sono passati ora ad appena 60-90 giorni. E ora, con l’approvazione del Testo unico della ricostruzione privata e con l’ordinanza “Imprese” si entrerà decisamente nella fase operativa».
Un quadro in forte movimento ed evoluzione, insomma. Cui le piccole imprese possono e devono guardare con interesse anche alla luce del fatto che presto – come ha sottolineato lo stesso Legnini – si aggiungerà la ricchissima fetta di interventi pubblici, il cui avvio è però appannaggio dei Comuni: «Ci sono già 1.288 opere finanziate anche in questo settore» ha spiegato il Commissario straordinario nel corso del suo intervento, giudicando positivo il confronto istituzionale con il mondo delle imprese, tanto più perché «si tratta di ascoltare il punto di vista di quelli che stanno davvero sul fronte, ed il rapporto di fiducia è una delle chiavi fondamentali per procedere tutti nella stessa direzione».
Secondo il presidente regionale di Cna Costruzioni, Aurelio Malvone, «vogliamo essere protagonisti di questo processo in un delicato momento storico in cui c’è voglia di ripresa. Come associazione vogliamo che le nostre imprese siano messe nelle condizioni di partecipare a questo ambizioso progetto di ricostruzione e rigenerazione, offrendo la nostra disponibilità a rafforzare la filiera produttiva attraverso le nostre imprese e i nostri consorzi, per una ricostruzione efficace e sicura, che muova in direzione della transizione ecologica».