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Cresce produzione industriale in provincia dell’Aquila

Indagine Centro studi Confindustria: Riparte la spesa delle famiglie

La produzione industriale in provincia dell’Aquila è cresciuta, nel secondo trimestre del 2021 dell’1,1%. Favorita dall’allentamento delle misure di contenimento del Covid-19 è ripartita anche la spesa delle famiglie.

Gli imprenditori continuano a essere ottimisti, nonostante i timori di un possibile impatto negativo della “variante Delta” del Covid sull’andamento dei contagi.

È quanto rileva il Centro studi di Confindustria nell’Indagine rapida sulla produzione industriale.

“L’indagine”, spiega Riccardo Podda, presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, “rileva un aumento della produzione industriale dell’1,3% a giugno rispetto a maggio. La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, è aumentata a giugno del 14,7% rispetto allo stesso mese del 2020. Gli indicatori congiunturali, relativi al secondo trimestre di quest’anno, continuano a segnalare un miglioramento generale del contesto economico., anche nella nostra provincia”.

Nel primo trimestre 2021, secondo quanto rileva l’Indagine del Centro studi di Confindustria, il tasso di risparmio delle famiglie è ulteriormente salito, raggiungendo il 17,1% del reddito disponibile, valore più che doppio rispetto alla media pre-Covid (8,2%) e secondo solo al 20,1% raggiunto nella primavera del 2020.

“Entrambe le componenti della domanda stanno fornendo supporto all’attività nell’industria”, dichiara Francesco De Bartolomeis, direttore di Confindustria L’Aquila, “stando agli incrementi degli ordini, sia interni che esteri, tale contributo continuerà anche nei mesi estivi. La fiducia degli imprenditori manifatturieri, a giugno, è salita ai livelli massimi dall’autunno del 2000, sostenuta da una ripresa della domanda che continua ad accelerare, mettendo sotto pressione la capacità produttiva delle imprese”.

Dati analoghi riguardano le pmi, nel comparto manifatturiero, che a giugno ha toccato il livello di 62,2, vicino al record storico raggiunto a maggio (62,3).

Il settore Pmi dei servizi ha segnalato un forte miglioramento a giugno (indice a 56,7), con la componente aspettative salita al massimo dal 2010.

“Le prospettive sono positive, nonostante i crescenti timori che la “variante Delta” del virus possa frenare i progressi ottenuti nella lotta alla diffusione del Covid-19”, afferma De Bartolomeis, “l’avanzare della campagna vaccinale senza intoppi è la precondizione principale affinché non si interrompa sul nascere una ripresa che si sta manifestando in questi mesi, ma che va consolidata”.

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