“Ci uniamo al rinnovato appello di Papa Francesco alla comunità internazionale affinché venga garantito il rispetto del diritto umanitario nei conflitti. La popolazione civile, le strutture sanitarie, le scuole e gli operatori umanitari non sono un bersaglio, non ci stancheremo mai di ripeterlo: le guerre hanno delle regole e vanno rispettate. A Gaza il sistema sanitario è al collasso, in Siria e Libano, ma in generale in tutto il Medio Oriente, l’emergenza umanitaria è sempre più ampia. Tutto dopo un anno, quello da poco concluso, che si è purtroppo confermato il più sanguinoso anche per chi aiuta: sono quasi 300 gli operatori umanitari uccisi, 32 dei quali della Croce Rossa”, lo ha detto Rosario Valastro, Presidente della CRI, a seguito delle parole del Santo Padre.
“In contesti tanto difficili, a dare speranza a chi soffre sono le mani e il cuore di chi è disposto ad aiutare. Nonostante nei conflitti vengano colpiti ospedali, ambulanze, operatori umanitari, la Croce Rosa è lì – ha sottolineato Valastro – e non lascia solo nessuno. Il nostro Movimento, le tante Volontarie e i tanti Volontari che ne fanno parte, sono una luce in mezzo a tanto odio, portano un raggio di Umanità a chi ha bisogno di aiuto. A muovere ognuno di noi, ognuno di loro, l’impegno a tutelare e difendere la dignità di umana, a rispettare la vita e i diritti di donne, uomini, bambine e bambini. Sempre. Lo stesso impegno che il Santo Padre manifesta ogni giorno nella sua vicinanza a chi soffre e che arriva a noi attraverso parole tanto forti e coraggiose come quelle di oggi. Grazie Papa Francesco per aver ribadito ancora una volta l’importanza di tutelare la popolazione civile e gli ospedali, e per aver ricordato ancora una volta al mondo intero che dietro ogni guerra c’è sempre una sconfitta”.