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CRI: Valastro in Abruzzo

Il Presidente della Croce Rossa Italiana da contrada Tamarete a Rigopiano, per proseguire a Silvi e Sulmona, incontrando le Volontarie e i Volontari dei Comitati della CRI della regione e toccando con mano le tante attività che li vedono impegnati

La due giorni in Abruzzo ha portato il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, da contrada Tamarete (Ortona) a Rigopiano, per proseguire a Silvi e Sulmona, incontrando le Volontarie e i Volontari dei Comitati della CRI della regione e toccando con mano le tante attività che li vedono impegnati: dall’accoglienza post sbarco alle azioni a supporto della popolazione, in ambito sociale, con la consegna di pacchi alimentari e di aiuti alle famiglie, con il supporto ai più fragili, per arrivare alla donazione di sangue e plasma.

Durante questi appuntamenti, c’è stato spazio per ricordare insieme al Presidente Regionale Abruzzo della CRI, Maria Mucciante, e ai Comitati dell’Associazione quanto avvenuto in occasione della tragedia di Rigopiano, per abbracciare la famiglia di Gabriele D’Angelo, Volontario della CRI venuto a mancare proprio a seguito della slavina che travolse l’hotel di Farindola togliendo la vita a 29 persone, e per tornare con la memoria all’impegno di Volontarie e Volontari durante la pandemia, che alcuni Comuni di questa regione hanno vissuto con particolare apprensione.

Arrivati a Sulmona, in provincia de L’Aquila, è giunta una notizia importante dalla Striscia di Gaza. “Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ha preso in consegna tre giovani donne israeliane, Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, che erano ostaggio dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre del 2023. Un passo importante che dona speranza alla popolazione che soffre a Gaza e un sorriso commosso a tutte le Volontarie e i Volontari della CRI a Sulmona. L’opera della Croce Rossa, quella di tutto il Movimento, si conferma fondamentale tanto nelle comunità del nostro Paese quanto nelle zone di conflitto, laddove i diritti umani non vengono rispettati e la popolazione, tanto quanto gli operatori umanitari, sono troppo spesso bersaglio di violenza e odio. L’immagine del convoglio della Croce Rossa con a bordo le tre donne, lancia nel mondo un flash di speranza. L’augurio è che la strada tracciata per la liberazione di questi ostaggi sia solo l’inizio di un impegno alla pace, a porre fine alle ostilità nella Striscia, a restituire dignità e Umanità alla popolazione civile, soprattutto a chi soffre e alle persone più fragili”, ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.

Comunicato stampa

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