Operazione congiunta nelle ultime ore nel pescarese di Carabinieri e Polizia con il fermo di due persone.
Nel pomeriggio di venerdì, personale della Squadra Mobile coordinato dal Commissario Capo Mauro Sablone, congiuntamente al personale della Sezione Radiomobile dei Carabinieri guidata dal Tenente Giovanni Rolando, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini di origini serbe ma residenti in Italia, sospettati di essere i responsabili dei reati di rapina pluriaggravata e ricettazione.
Le forze dell’ordine sono intervenute in via Castellani a Spoltore, dove la Polizia Municipale aveva cercato di intercettare un’autovettura Volkswagen Golf con quattro persone a bordo che nel tentativo di fuga era rimasta impantanata in un terreno ai margini della carreggiata.
I quattro occupanti hanno cercato di far perdere le loro tracce dileguandosi lungo i campi della zona. Due dei fuggitivi, sono stati successivamente fermati dagli investigatori della Squadra Mobile e dai militari della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Pescara. I due, nelle ore precedenti, insieme alle altre due persone rimaste per il momento ignote, avevano messo a segno una rapina a Fossacesia, in provincia di Chieti, durante la quale hanno minacciato il proprietario di un’abitazione con un cacciavite dopo aver asportato dalla sua abitazione del denaro ed un monile in oro.
La vettura con cui i quattro si sono allontanati dall’abitazione in provincia di Chieti, circolava con una targa rubata a Manoppello.
Nel corso della perquisizione, all’interno dell’autovettura sono state trovate e sequestrate le targhe oggetto di furto ed applicate in successione all’autovettura, oltre al cacciavite utilizzato per commettere la rapina, dei passamontagna, i guanti indossati dai rapinatori e l’anello in oro sottratto alla vittima della rapina. Sulla Golf era stata anche installata una sirena bitonale, simile a quelle in uso alle forze dell’ordine, perfettamente funzionante. Entrambi i fermati sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di essere condotti in carcere.