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Crisi centrodestra, D’Eramo: “C’è chi disattende accordi”

Non fa nomi, ma il dito lo punta chiaramente verso Forza Italia e, nello specifico, verso l'assessore regionale Mauro Febbo e chi oggi il partito, sul territorio, lo guida. Al suo fianco lo sconfitto alle comunali di Chieti Fabrizio Di Stefano che, ribadisce, "era il candidato migliore".

“Se questo è lo spirito della coalizione che dovrebbe governare questa Regione e rappresenta l’alternativa al modello sbagliato del centrosinistra che dobbiamo offrire all’Abruzzo, allora questo centrodestra ha un problema e la prima forza di questa coalizione, la Lega, non può far finta di niente. Sentiamo il peso della responsabilità che gli abruzzesi ci hanno dato quando ci hanno eletti. Oggi chi ha sbagliato si deve assumere le responsabilità politica. È una legittima richiesta che parte dalla coalizione di centrodestra rispetto ad una forza che è stata inspiegabilmente incoerente. A Chieti avremmo potuto cogliere la vittoria al primo turno; per colpa di alcune psicopatie e perversioni politiche di qualcuno di un partito che non mi pare più governabile dal vertice regionale, oggi la città cade nelle mani del centrosinistra”.

Non va per il sottile il deputato Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega, commentando in conferenza stampa il voto delle comunali che ha visto sconfitta la coalizione di centrodestra e i due candidati del Carroccio a Chieti ed Avezzano.

Non fa nomi, ma il dito lo punta chiaramente verso Forza Italia e, nello specifico, verso l’assessore regionale Mauro Febbo e chi oggi il partito, sul territorio, lo guida. Al suo fianco lo sconfitto alle comunali di Chieti Fabrizio Di Stefano che, ribadisce, “era il candidato migliore”.

A lui – come riporta l’agenzia Dire – rinnova la stima “fraterna” e se da una parte si dice pronto a fare analisi per prendersi quelle che possono essere le responsabilità del partito nella corsa elettorale persa, dall’altra mette in discussione gli equilibri all’interno del Governo regionale: “questo centrodestra va ripensato“, tuona.

“E’ inaccettabile che ci sia una forza politica che disattende gli accordi nazionali come avvenuto a Chieti. A differenza di Avezzano dove l’accordo non c’era, a Chieti non potevano farlo. Non hanno presentato liste, ma addirittura ne hanno presentata una mascherata da civismo all’interno di una coalizione civica, o meglio una coalizione cinica, e hanno fatto la loro partita. Non si può scendere in una competizione elettorale ricevendo coltellate alla schiena”.

È sul ruolo di Febbo che ora, D’Eramo, vuole dunque sia fatta chiarezza. Tornato a sostenere Di Stefano al ballottaggio con un accordo prettamente politico, l’assessore regionale, auto-sospesosi da Forza Italia, in prima battuta aveva infatti sostenuto la candidatura di Di Iorio con la lista civica Forza Chieti. Oggi la sconfitta e da parte della Lega l’intenzione, annunciata oggi dal segretario regionale che ha definito la vicenda “un fatto politico grave”, di avanzare richieste chiare agli alleati. Richieste che saranno messe nero su bianco e comunicate anche all’opinione pubblica, nella riunione prevista dell’esecutivo regionale del partito.

“In 25 anni di politica attiva – incalza il deputato – non avevo mai visto un livello così basso di comportamento da chi rappresenta le massime cariche regionali nel dibattito politico e questo mi dispiace. La politica è una cosa seria, un’attività importante e deve mantenere un livello di dignità e di confronto alto. Non si può scendere fino ad accuse personali, ad un massacro continuino. Non ho mai visto in tanti anni di politica criticare la presenza di Matteo Salvini, leader del primo partito italiano – incalza il segretario regionale -, da parte di un assessore alla Regione componente della coalizione di centrodestra che l’assessore lo fa con i voti della Lega. Ci sono regole non scritte in politica dove non si critica mai la presenza di un leader nazionale di qualsiasi partito esso sia, sul proprio territorio. Chiaramente – torna a ribadire – questo centrodestra ha un problema. Sarebbe sciocco nasconderlo, sarebbe sciocco negarlo. Si tenta anche attraverso il favore di una certa stampa di far passare un messaggio diverso, e cioè che le elezioni le ha perse la Lega o addirittura i candidati della Lega. Si cerca di far passare un messaggio distorto e cioè che la Lega avrebbe imposto i propri candidati cosa che non e` assolutamente vera”.

D’Eramo sottolinea quindi il sostegno dato nelle altre competizioni elettorali, anche quella regionale, ai candidati scelti dal centrodestra anche quando non erano d’accordo sulla scelta stessa. “Prendiamo atto che non abbiamo ricevuto la stessa correttezza rispetto alle nostre proposte di candidature. Questo centrodestra va ripensato”.

Un ripensamento che per il segretario del Carroccio deve passare per il riconoscimento della Lega come primo partito di maggioranza.

“È giunto il momento – ha concluso – che all’interno della Regione Abruzzo la Lega ponga priorità rispetto ad azione legislativa e amministrativa portata avanti fino ad oggi e credo sia giunto il momento di aprire una riflessione per mettere giù un’agenda di obiettivi da cogliere per i prossimi sei mesi ed evitare che spesso la mano destra non faccia quello che fa la mano sinistra”.

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