A poco meno di 24 ore dalla seduta del Consiglio regionale, in programma domani, martedì 27 ottobre, alle ore 11, in cui si discuterà sul Dpgr (Decreto del presidente della Giunta regionale) in merito alla revoca della nomina all’assessore di Forza Italia Mauro Febbo, cresce la tensione tra i partiti di maggioranza.
L’ormai ex assessore azzurro è stato accusato dal centrodestra si aver “tradito” la coalizione alle scorse elezioni comunali.
A chiedere la testa di Febbo era stata in particolare la Lega, azionista di maggioranza della coalizione al governo regionale, dopo l’esito dei ballottaggi a Chieti e Avezzano, comuni in cui il centrodestra, che ha corso spaccato, è uscito perdente.
Ma il braccio di ferro in Regione non si è fermato con la cessazione della carica dell’azzurro.
È infatti scattata la procedura prevista dall’articolo 3 bis della legge regionale 51 del 2004, che impegna il Consiglio alla prima seduta utile, a reintegrare l’assessore nel ruolo di consigliere.
Febbo tornerebbe sugli scranni del Consiglio al posto del consigliere regionale di Forza Italia Daniele D’Amario, subentrato nel 2019 proprio all’ex assessore secondo quanto previsto dalla legge regionale che permette la surroga dei componenti dell’esecutivo.
Da qui si aprono vari scenari.
Secondo quanto trapela, Forza Italia sta premendo con i vertici di maggioranza per far assegnare a D’Amario il posto in Giunta lasciato vuoto da Febbo.
Il consigliere, però, entrerebbe come assessore esterno e lo statuto regionale permette una sola nomina di questo tipo, oggi ricoperta dal teramano Pietro Fioretti, assessore leghista fortemente voluto dall’allora segretario regionale Giuseppe Bellachioma, che quindi sarebbe fatto fuori dall’esecutivo e dal governo regionale.
Il Carroccio si è opposto – come prevedibile – a questa ipotesi, mostrando nuovamente il pugno duro contro gli azzurri.
In ogni caso, se questo scenario fosse confermato – subentrato quindi D’Amario a Febbo e “cacciato” Fioretti – ci sarebbe ancora un posto da occupare in Giunta.
Uno spazio che, stando ai rumors, potrebbe essere occupato dal capogruppo leghista in Consiglio, Pietro Quaresimale, al quale subentrerebbe la prima dei non eletti inn Consiglio: Simona Cardinali.
Che siano in corso “grandi manovre” in Regione lo dimostrerebbe un incontro tra i vari attori della Lega abruzzese – a cui ha partecipato anche il deputato Luigi D’Eramo – che si è svolto venerdì scorso a L’Aquila.
L’altra ipotesi ha come protagonista il sottosegretario Umberto De Annuntiis, consigliere regionale teramano, azzurro da sempre considerato molto vicino a Fratelli d’Italia, che prenderebbe il posto di Febbo in Giunta.
Al suo posto, sempre grazie alla surroga, entrerebbe il primo dei non eletti di Forza Italia, il teramano Gabriele Astolfi.