Nel 2022, in Abruzzo, la spesa delle famiglie per i beni durevoli è diminuita con una flessione leggermente peggiore della media nazionale, ma più contenuta rispetto a quella registrata mediamente dalle regioni del Mezzogiorno.
Cala l’acquisto delle auto nuove, telefonia e elettrodomestici; sale quello dei motocicli, mobili, elettronica e dell’informazione tecnologica.
Secondo l’Osservatorio dei consumi Findomestic, in collaborazione con Prometeia, Pescara e Teramo sono le province dove si registra un calo nei consumi in beni durevoli inferiore alla media regionale, mentre a Chieti e soprattutto a L’Aquila la flessione è più marcata.
Nel 2022 una famiglia abruzzese ha destinato mediamente all’acquisto di beni durevoli 2.467 euro (191 euro in meno rispetto alla media nazionale). Il primato regionale spetta a Teramo, seguita da Pescara, L’Aquila e Chieti, che si colloca al 70esimo posto fra le 107 province italiane.
Nel 2022 il reddito per abitante in provincia di Chieti ha superato i 20.000 euro (20.211), con un incremento del 5,8% rispetto all’anno precedente che è il più basso della regione.
I dati dell’Osservatorio Findomestic indicano che lo scorso anno sono stati spesi in beni durevoli 393 milioni (più che altrove in Abruzzo nonostante una flessione del 3,8%).
Chieti è la provincia che spende di più in tutti i comparti tranne quello delle auto nuove e detiene anche il primato regionale della spesa media familiare nei beni per la casa.
Pescara, nel 2022, registra la flessione più bassa della regione: al decimo posto per aumento dei consumi di motoveicoli e rispettivamente al quarto e al sesto posto in consumi per l’information technology e l’elettronica.
Nel pescarese si è speso più per le auto usateche per le nuove ma guida la classifica regionale relativa al valore dei consumi, mentre è il fanalino di coda sia in quella della spesa media familiare per gli elettrodomestici sia in quella dei consumi di mobili.
La telefonia fa segnare l’incremento più basso dell’Abruzzo, mentre gli acquisti in beni durevoli hanno raggiunto il dato più elevato della regione.
La provincia di Teramo all’ultimo posto della graduatoria regionale dei consumi per l’elettronica, della spesa media per nucleo familiare e l’information technology.
L’Aquila detiene la maglia nera sia quanto al reddito per abitante, sia per la spesa complessiva in beni durevoli. Gli acquisti si sono concentrati soprattutto sulle auto usate e sui mobili. Non brilla il comparto delle auto nuove che detiene il peggior dato a livello regionale quasi invariati gli acquisti di elettrodomestici e in crescita quelli di motocicli, dove però la spesa familiare media è la più bassa fra le province abruzzesi.
L’elettronica colloca L’Aquila al secondo posto fra tutte le province italiane, alle spalle di Bari. Nei segmenti dell’information technology e della telefonia, L’Aquila è all’ultima posizione della graduatoria regionale relativa al volume di acquisti e alla spesa media per famiglia.