«Lo scandalo del crollo dei balconi del Progetto Case non avrà responsabili. La comunità aquilana ha diritto di conoscere alla verità». Così si esprime in una nota, il consigliere comunale dell’Aquila, Lelio De Santis, capogruppo di Cambiare insieme – Italia dei Valori a seguito dei fatti appresi. «Dopo 5 anni dal crollo dei balconi nel complesso del Progetto Case di Cese di Preturo – afferma il consigliere – e dopo quasi 10 anni dalla costruzione degli alloggi post sisma, al costo di circa un miliardo e spesso con l’utilizzo di materiali di scarsa qualità, apprendo che finalmente l’udienza preliminare a carico dei 29 indagati è fissata presso il tribunale di Piacenza il 7 novembre».
«Si tratta di impresa, tecnici, progettisti, collaudatori che devono rispondere di gravi reati, come truffa, bancarotta, frode nelle pubbliche forniture, all’udienza fissata al tribunale di Piacenza, dove l’anno scorso gli atti furono trasferiti per competenza, vista l’origine della ditta inquisita. Finalmente potremo avere la verità sulla vicenda. Temo però che tutto finirà nelle maglie dei tempi lunghissimi della giustizia italiana e, quindi, che la prescrizione coprirà ogni eventuale responsabilità».
«Penso invece – dice ancora il consigliere – che gli aquilani, e i cittadini in generale, vogliano sapere la verità ed abbiano il diritto di sapere se ci sono e chi siano i responsabili. Se qualcuno ha approfittato del dramma del terremoto deve rispondere alla giustizia e, soprattutto, alla popolazione colpita e ferita, che non può accettare che tutto finisca nel dimenticatoio, quando ci sono di mezzo 309 vittime incolpevoli».
«Proporrò, pertanto, al sindaco, con un atto formale, di presenziare all’udienza preliminare che si terrà il 7 novembre prossimo presso il tribunale di Piacenza, per testimoniare la volontà della comunità aquilana di conoscere la verità su fatti gravi, che hanno un risvolto giudiziario, ma anche simbolico e solidaristico», questa la sua conclusione.
Fonte: Comune di L’Aquila
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