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Crollo edificio, si indaga per duplice omicidio colposo

Si indaga sulle cause del crollo e sulle condizioni di sicurezza in cui si stava operando. Prime morti bianche della ricostruzione post-sisma 2009

Sono stati recuperati dopo la mezzanotte i corpi dei due operai morti nel crollo di un vecchio edificio, nel centro del comune aquilano di San Pio delle Camere.

Sono le prime morti bianche della ricostruzione post-sisma del 2009.

Il crollo è avvenuto ieri pomeriggio all’interno di un fabbricato dove era in atto una demolizione nell’ambito di un intervento di ricostruzione post-sisma.

Sul posto hanno operato per diverse ore le squadre dei vigili del fuoco dell’Aquila, i carabinieri, gli operatori del 118 e della protezione civile.

In ausilio è arrivato da Roma anche uno speciale reparto dei vigili del fuoco.

Sono rimasti illesi altri tre operai che stavano lavorando nel cantiere.

Proseguono le indagini della Procura della Repubblica dell’Aquila per chiarire ogni aspetto della tragedia.

A perdere la vita: il 41enne romeno Cristian Susanu e il 61enne macedone Dzevdet Uzeiri, molto conosciuti e ben inseriti nella comunità, rimasta sconvolta dalla terribile notizia.

Susanu, residente a Roio, frazione del comune dell’Aquila, era il cognato del parroco di Prata D’Ansidonia (L’Aquila), don Ciprian Petrisor, come specificato dall’Arcidiocesi dell’Aquila.

Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, e “il Clero tutto, abbracciano, in particolare, don Ciprian”, si legge in una nota della Curia.

Il 61enne, invece, era residente a Castelnuovo, frazione del comune di San Pio, dove ha perso la vita.

Il Pm di turno, Simonetta Ciccarelli, che ieri ha seguito sul posto le operazioni di soccorso, ha aperto un fascicolo con la ipotesi di reato di duplice omicidio colposo.

Nei prossimi giorni il Pm iscriverà sul registro degli indagati il proprietario dell’impresa edile che stava lavorando al cantiere, il direttore dei lavori e il direttore della sicurezza.

Secondo una prima ricostruzione, gli operai sono sprofondati dal terzo piano dove stavano predisponendo le operazioni di demolizione.

L’edificio ha però ceduto e sono crollati muri e solai.

I carabinieri e la Procura della Repubblica dell’Aquila stanno cercando di chiarire le cause della tragedia; indagini anche da parte della Asl della provincia che dovrà verificare le condizioni di lavoro e di sicurezza in cui si stava operando.

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