L’Associazione Cuochi di L’Aquila fa parte della Federazione Italiani Cuochi e, la città di Avezzano, può vantare la presenza di una sua cittadina nel membro direttivo dell’Associazione.
Tra passione e grande studio si colloca il mestiere del cuoco oppure, detta alla francese, dello chef. Alla ricerca costante di novità in campo alimentare, ma pur sempre in equilibrio con la cucina tradizionale italiana conosciuta ed amata da tutto il mondo. Quotidianamente immerso tra padelle e ingredienti, tra ricette e salse il cuoco è una vera e propria star in cucina e la sua passione ‘riempie le pance’ dei suoi clienti.
Ivana De Gasperis è una cuoca avezzanese ed è anche la vicepresidente dell’Associazione Cuochi L’Aquila: «In realtà è nato quasi tutto per caso, io provengo da un settore completamente diverso. Ho studiato e lavoravo nel campo della grafica pubblicitaria, ma poi quando ho iniziato a lavorare nella cucina del ristorante della mia famiglia ho capito che volevo continuare in questo settore. Ho abbandonato la grafica pubblicitaria e mi sono completamente ‘immersa nel mondo di ingredienti e ricette’ e con il tempo ho raccolto i frutti dei miei sacrifici e dei miei impegni».
Il Direttivo dell’Associazione ha una valenza di 4 anni e questa è la seconda volta che ha visto partecipe Ivana De Gasperis: «Sono entrata in contatto con questo ente tramite conoscenti che già ne facevano parte e finalmente ho l’opportunità di avere un ruolo attivo in un’organizzazione che rappresenta tutte le persone che, come me, condividono l’amore per la cucina in maniera professionale. – continua la vicepresidente – L’Associazione Cuochi di L’Aquila si è posta come obiettivo quello di creare una relazione duratura con le scuole della provincia per curare dal principio la formazione dei ragazzi. Purtroppo questo è un settore in cui si tende a sfruttare i giovani e la nostra organizzazione vuole evitare che questo accada, proponendosi, appunto, come curatrice del loro percorso lavorativo. La professione del cuoco è molto difficile soprattutto perché in questo ambito non sempre vengono rispettate le norme e si tende a sottopagare le persone che lavorano nelle cucine. Noi in primis come Associazione vogliamo porre termine a tutta questa ingiustizia, vogliamo salvaguardare i sogni dei ragazzi che scelgono di intraprendere questo percorso e non vogliamo assolutamente che le loro speranze vengano spente e risucchiate nel vortice di chi non apprezza abbastanza la nostra passione e crede solo di poterci guadagnare un rendiconto».
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