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Cyberdipendenze negli adolescenti: progetto di informazione

Lo ha presentato l'assessore regionale Santangelo. Afferma: “Si tratta di un progetto sperimentale, che nasce dalla proficua sinergia tra terzo settore, istituzioni ed esperti e coinvolge diversi istituti scolastici dei territori della Marsica e dell’Aquila".

“Basta scorrere i titoli dei giornali per constatare come, sempre più spesso, i nostri ragazzi siano protagonisti di episodi violenti. Tuttavia, non possiamo limitarci a colpevolizzarli, determinati comportamenti vanno prevenuti attraverso una costante attività di ascolto e un’informazione specifica su fenomeni delicati, quali le dipendenze e le cyberdipendenze, che va affrontato con senso di responsabilità e senza alimentare allarmismo”.

È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Sociali Roberto Santangelo a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto “Dipendenze e Cyberdipendenze negli adolescenti” che si è tenuta questa mattina nella Sala “Isolina Scarsella” di Palazzo Silone a L’Aquila.

“Si tratta di un progetto sperimentale – ha spiegato l’assessore – che nasce dalla proficua sinergia tra terzo settore, istituzioni ed esperti del settore e coinvolge diversi istituti scolastici della Marsica e dell’Aquila. Se i dati ci daranno ragione, auspichiamo di poterlo ripetere nei prossimi anni su tutto il territorio regionale. La direzione è quella giusta, mettere gli studenti nella condizione di distinguere le preziose opportunità che le nuove tecnologie ci offrono dalle insidie che pure possono nascere da un uso eccessivo e da modelli sbagliati”.

L’assessore ha ringraziato l’associazione APS Sport Events e il Centro Sportivo Italiano per l’iniziativa, i dirigenti scolastici “che ci hanno aperto le loro scuole affinché si potesse interagire direttamente con gli alunni e questo sta a dimostrare come il ruolo principe della scuola sia quello di educare i ragazzi ad affrontare la vita e il domani” e la Questura per la fattiva collaborazione, “attraverso la quotidiana attività di presidio del territorio, ma anche per la disponibilità a portare le loro competenze nelle scuole per spiegare quali gravi conseguenze psicologiche e comportamentali possano generare queste nuove dipendenze”.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Luca Tarquini, presidente del CSI di L’Aquila, Andrea Pelliccione, Commissario Capo Tecnico Psicologo della Polizia di Stato, Manuela Troiani, tecnico della riabilitazione psichiatrica, Don Cristoforo Simula, assistente ecclesiastico del CSI e due dottorandi in scienze motorie, Chiara Tuccella e Gabriele Maisto, che hanno illustrato i risultati ottenuti con i test sottoposti a 500 studenti relativi al progetto dello scorso anno sulle devianze giovanili.

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Redazione IMN