Già da marzo, la musica potrebbe effettivamente cambiare parecchio in Italia. La musica che oramai abbiamo imparato a riconoscere da più di due anni a questa parte, quella tragica della pandemia e delle connesse misure anti-contagio.
L’Italia, insomma, si incammina verso un sempre maggiore grado di riapertura del Paese, due anni dopo l’inizio della pandemia. Da oggi stesso, finisce l’obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto, una misura che era stata decisa con il decreto del 13 ottobre del 2020, dunque 16 mesi fa, quando a palazzo Chigi c’era ancora Giuseppe Conte.
Il 31 marzo, scadrà lo stato di emergenza: superato questo confine temporale, si assisterà ad un vero allentamento di tutte le restrizioni, compreso il green pass.
Ricordiamo che sarà comunque obbligatorio avere con sé la mascherina ed indossarla nelle situazioni di assembramento.
Si tornerà anche a ballare, con la riapertura delle discoteche, il settore che è stato più penalizzato in questi due anni di emergenza e che, se si eccettua una piccola parentesi nell’estate del 2020, è rimasto sempre chiuso: dovranno mantenere una capienza del 50% al chiuso e si potrà stare senza la mascherina solo in pista.
Altra data simbolo nella road map del Governo Draghi: il 15 giugno, quando finirà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.