Una mela al giorno toglie il medico di torno. O forse era la pizza?
Pizza sì, ma con la P maiuscola, nel senso di probabilità, possibilità, passione, prova e promessa di fare sempre meglio. Si svolgerà nei giorni 9, 10 e 11 aprile prossimi, nella città di Parma, il Campionato mondiale di Pizza: un food-contest in piena regola che vedrà scendere in campo alcune tra le firme più prestigiose di pizzaioli provetti ed esperti del mestiere, quali artigiani del sapore più italiano che vi sia nel globo del cibo. Da poco nominata Patrimonio immateriale dell’umanità, in stile Unesco, la pizza napoletana – in ogni sua fattura e fattezza – verrà celebrata così, a primavera oramai fatta, attraverso una competizione internazionale che vedrà contendersi fra i partecipanti l’ambito titolo di Campione del Mondo.
Una squadra di pizzaioli partirà, per l’occasione, anche da Trasacco. Loro sono Mario Frassini Pisotta e Jennifer (detta Jenny), sua compagna nella vita: giovanissimi artigiani della pasta, che, attualmente, gestiscono un’attività di ristorazione nel Comune marsicano stesso. «Parteciperemo alla categoria ‘pizza in teglia’ – avverte Mario – e gareggeremo il giorno 10 aprile. È la prima volta che prendiamo parte a questa competizione mondiale, ma l’ambizione di famiglia è dura da spegnere o assopire. Ho imparato, di fatti, tutti i segreti dell’arte della pizza che so, da mio zio, un rinomato artista pizzaiolo di Roma. Ho potuto contare, quindi, su una bella istruzione». La competizione si svolgerà così: ogni concorrente dovrà gareggiare con un determinato tipo di pizza, che adesso è in attenta fase di studio e valutazione nei vari laboratori italiani e internazionali di pizza. L’impasto (segreto per ogni concorrente) verrà steso, cotto, condito ed, infine, assaggiato dai giudici severi. Le tappe per raggiungere il gradino più alto del podio sono tante: ogni fase verrà valutata dalla giuria proprio perché chi vincerà dovrà essere, a tutti gli effetti, il miglior produttore di pizza al mondo, per ogni categoria di competizione inserita in gara, ovviamente. «Il tipo di pizza da presentare al Campionato, ancora dobbiamo sceglierlo: è adesso in fase di strutturazione, ma, senza dubbio, utilizzeremo la mozzarella, immancabile come ingrediente base; poi non so se sarà condita con pollo o salmone, bisogna ancora decidere. Per il resto staremo e starete e vedere», afferma ancora Mario.
Una certezza, però, in questa famiglia di pizzaioli provetti e battaglieri, c’è, ed è il nome che verrà affibbiato alla creazione rotonda, cotta al forno: «Sicuramente la nostra pizza si chiamerà ‘Claudio’, così come il nome di nostro figlio, che è anche la nostra mascotte». Un bimbo meraviglioso, affetto da Sma (Atrofia muscolare spinale), una malattia neurodegenerativa, e attualmente in fase di cura con il farmaco Spinraza.
Un in bocca al lupo gigante, quindi, ma sempre al sapor di pomodoro, a questa coppia con le mani – è proprio il caso di dirlo – in pasta, che ha aperto i cancelli di un sogno, quello della ristorazione, il giorno 23 giugno del 2016. Tra foglie di basilico e fette di prosciutto, l’odore di un’ambizione, dicevamo, è solo uno, quello che resta in bocca dopo aver assaggiato un gustosissimo pezzo di pizza filante.