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Da venerdì prossimo tutti col Pass: i 5 punti

Alla firma di Draghi le linee guida per fornire a tutte le 32 mila amministrazioni pubbliche indicazioni uniche e omogenee.

Riorganizzare il sistema di rilascio dei Green pass dopo l’esecuzione dei tamponi, allungando ulteriormente i tempi di validità (attualmente 48 ore con test rapido e 72 con molecolare) e dare la possibilità alle imprese di organizzarsi anche autonomamente per l’esecuzione dei test, oltre al supporto delle farmacie.

E’ quanto chiedono le Regioni che – a quanto si apprende – temono, stando anche alle notizie riportate da Ansa.it, il rischio “di caduta libera” in vista del 15 ottobre. Dal 15 di ottobre, infatti, ossia venerdì prossimo il Green pass diventerà obbligatorio sia nelle strutture di lavoro pubbliche, che in quelle private.

Mercoledì 13 ottobre il tema potrebbe essere affrontato in Conferenza delle Regioni.

Allungare la durata minima del Green Pass da 48 a 72 ore è possibile, anzi doveroso”, twitta Salvini.

Sono alla firma del presidente del Consiglio, Mario Draghi, le linee guida per la Funzione pubblica-Salute per il controllo e la verifica del green pass nella Pubblica amministrazione, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del certificato verde per tutti i lavoratori dal prossimo 15 ottobre.

L’indirizzo della Funzione pubblica, viene reso noto, prevede una serie di indicazioni che dovranno essere osservate dai dipendenti di tutte le amministrazioni pubbliche.

I 5 punti essenziali saranno:

1) Dal 15 ottobre l’obbligo di possedere e di esibire su richiesta, il green pass è condizione per l’accesso al luogo di lavoro e per lo svolgimento della prestazione lavorativa; 2) oltre al personale dipendente qualunque altro soggetto che intenda accedere a un ufficio pubblico – eccetto gli utenti – dovrà essere munito di “green pass” (visitatori, autorità politiche, lavoratori di soggetti terzi che svolgano attività a favore della Pa, come addetti alla manutenzione, ecc.);

3) Sono esclusi dall’obbligo i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal ministero della salute;

4) Il possesso della certificazione verde non fa venir meno gli obblighi di isolamento e di comunicazione in capo a chi dovesse contrarre il Covid-19 o trovarsi in quarantena;

5) Non sono consentite deroghe. Ciascuna amministrazione è autonoma nell’organizzare i controlli. È auspicabile, tuttavia, che vengano utilizzate modalità di accertamento che non determinino ritardo o code all’ingresso e che siano compatibili con la disciplina in materia di privacy. L’accertamento potrà essere svolto giornalmente e preferibilmente all’accesso della struttura, ovvero a campione (in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione) o a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici. Saranno rese disponibili in tempo utile specifiche funzionalità per la verifica automatizzata dei green pass da parte delle amministrazioni. Sarà consentito, in caso di malfunzionamento di tali soluzioni, l’utilizzo dell’applicazione “VerificaC19”, disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme per la distribuzione delle applicazioni sui dispositivi mobili.

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