Era stato sottoposto agli arresti domiciliari immediatamente dalla Compagnia dei Carabinieri di Tagliacozzo, poiché trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, avvenute il 20 settembre scorso, di giovedì, di alcuni quantitativi di droga. Il 24 settembre scorso, invece, si è tenuta la convalida dell’arresto di fronte al Gip di Avezzano, la dottoressa Proia, la quale ha convalidato l’arresto, ma ha applicato, però, solo l’obbligo di firma per il giovane morinese alla Stazione dei Carabinieri di Morino, da espletare quotidianamente.
Il trentenne titolare di un noto bar di Morino, quindi, è stato rimesso in libertà, ritenendo il giudice che l’obbligo di firma, su richiesta dell’avvocato difensore, potesse soddisfare le esigenze cautelari in questione. S.F. è difeso dall’avvocato Pasquale Milo, del Foro di Avezzano.
Il prossimo appuntamento in Tribunale, per l’uomo, vi sarà, quando sarà resa nota la conclusione delle indagini. L’accusa che ‘pesa’ sulle sue spalle è quella relativa al possesso di sostanze stupefacenti che, secondo l’accusa, rappresentata, in questo caso, dal pm Savelli, era finalizzato alla cessione a terzi. Parliamo di 16 grammi di cocaina e di 1 grammo e 65 di marijuana.
Trovati dai militari che hanno operato l’arresto, durante la perquisizione della sua dimora, anche sette proiettili di calibro 6 millimetri, non denunciati. L’arrestato, di fronte al Gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L’operazione era stata portata a termine dai Carabinieri della Stazione di Morino, impegnati, allora, in un servizio perlustrativo della Valle Roveto, anti-droga. Il giovane era stato fermato ad un posto di blocco ed era alla guida della sua auto.
Foto di: Compagnia Carabinieri Tagliacozzo