Sono arrivati poco dopo le 21,00 (ora locale, le 19,00 in Italia) ad Al Hinakiyah, traguardo della prima tappa, piazzandosi 146esimi e recuperando 18 posizioni rispetto al posizionamento del prologo di ieri: per Tito e Silvio Totani un avvio entusiasmante alla Dakar in corso in Arabia Saudita.
Il percorso è entrato nella parte vulcanica del paese, con prevedibili difficoltà per la navigazione, per una tappa di poco più di quattrocento chilometri dove taglienti rocce spuntano tra le dune rappresentando delle autentiche insidie che i due imprenditori dell’Aquila sono riusciti abilmente a superare. Peraltro, buona parte del tragitto è stato percorso di notte.
Domani si riparte alla volta di Al Duwadimi per la seconda tappa, di 470 km. Alla sua 46esima edizione, la quinta consecutiva in Arabia Saudita, la Dakar Rally si snoda per 12 tappe fino al traguardo del 19 gennaio a Yanbu, sulle rive del Mar Rosso.
L’equipaggio dei Totani è uno dei pochissimi italiani iscritti nella categoria “T1 quattro ruote motrici”, sono circa mille i partecipanti alla gara e 12 le tappe per un percorso di circa 7.900 km da compiere in due settimane attraverso vasti deserti, dune implacabili e paesaggi incantevoli.
All’edizione numero 46 dell’iconica gara, i Totani corrono con la stessa auto dell’altra volta: una Nissan Patrol GR Y62, 4.800 cc benzina, 6 cilindri, 320 cavalli, allestita con cerchi Braid, ammortizzatori Oram, pneumatici Toyo M/T Open Country. Una vettura che era stata imbarcata già all’inizio di dicembre per essere sottoposta alle consuete verifiche tecniche e amministrative.