“Certo ci vuole proprio la faccia tosta a spacciare per straordinario risultato il ripristino dei fondi già stanziati, quindi dovuti, quindi nulla di nuovo, frutto del lavoro del precedente governo regionale su Ortona, Passo Lanciano, il Fucino, che hanno un nome D’Alfonso ed un cognome Renzi, mentre Febbo e Sospiri, allora oppositori, dichiaravano che era tutto falso. Non sapevano allora, continuano a non capirci nulla ora”. Questa è la dura nota dell’onorevole Camillo D’Alessandro, di Italia Viva.
“Febbo – prosegue il parlamentare abruzzese – pensa di poter spostare quei fondi come carri armati di Mussolini, sono sempre quelli”.
“Stiamo parlando di circa 100 milioni di euro per queste realtà, di circa un miliardo e mezzo di euro per tutta l’Abruzzo che siamo riusciti a fare guadagnare alla nostra Regione con la programmazione e grazie all’azione del governo Renzi“, avverte nella nota.
“Almeno Febbo tacesse fino a quando non stanzierà altrettanti fondi per queste realtà. Quando porterà un euro in più rispetto al nostro lavoro solo allora potrà parlare, nel frattempo pensasse a lavorare. Per ora noi abbiamo garantito 100 milioni di euro, il duo Marsilio-Febbo zero. Sulla Zes arriviamo addirittura al ridicolo. Negli stessi giorni che Marsilio scippava a Forza Italia un consigliere regionale, la Ministra di Forza Italia consentiva a Marsilio di sfregiare l’Abruzzo con l’assenso alla nomina di un romano”.
Capisco che Marislio si sia fatto una idea negativa degli abruzzesi avendo a riferimento i suoi consiglieri regionali di maggioranza, ma ho cercato di spiegare alla Carfagna che in Abruzzo abbiamo straordinari professionalità e competenze, e che non ci serve un romano”, questa la conclusione.