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D’Alessandro sul caso Romito: “Con Niko mi scuso io”

"Mi scuso io al posto di Marsilio"

Camillo D'Alessandro

Anche il deputato di Italia Viva, Camillo D’Alessandro si esprime con una nota sul caso Niko Romito, dopo le prese di posizioni dello stesso chef e del governatore.

Questo il testo della missiva.

“Gentilissimo Niko Romito,
Gentilissimo Presidente Marco Marsilio,
ho letto entrambe le vostre lettere. Ho aspettato un giorno. Mi sono chiesto se fosse giusto partecipare ad un pubblico confronto epistolare. Mi sono detto che anche questa è assunzione di responsabilità.
A Niko Romito, che ringrazio per i toni ed il contenuto della sua missiva pubblica, anche se non c’entro, vorrei rivolgermi scusandomi io al posto di Marsilio , non avendo letto questa parola da parte del Presidente della Regione, per essere stato coinvolto, suo malgrado, da chi ha pensato che una eccellenza, un progetto ambizioso, visionario, innovativo e straordinariamente abruzzese dovesse essere quasi nascosto, come una “marchetta” che arriva confusa nella proliferazione emendativa in Consiglio regionale.
Il “progetto Romito”, al contrario, andava reso evidente, partecipato, comunicato. Credo che Lei si sia chiesto come mai abbiano scelto la peggiore delle modalità, tale da aver suscitato non solo legittimi dubbi da parte della opposizione, ma addirittura la spaccatura in maggioranza con il venire meno del numero legale, ma questo il Presidente Marsilio non glie lo ha scritto.
Non sono state generiche “forze politiche ” a dare vita ad una contrapposizione, ma è stata incuria istituzionale da parte sua Presidente Marsilio.
Fin qui ciò che è accaduto. Si può porre rimedio ? Senz’altro, ma nel rispetto di questo eccezionale momento che vivono, famiglie, imprese, piccole partita iva, disoccupati, scuole ed università. Altrimenti ciò che è giusto diventerebbe sbagliato, un clamoroso errore.
Non è la finanziaria regionale, che non riesce a dare risposte ad interi comparti in difficoltà, il luogo del finanziamento. Sarebbe una beffa per molti, per troppi, innanzitutto per il comparto della ristorazione.
Le Regioni, nei prossimi mesi, avranno straordinarie risorse dal Recovery plan, saranno chiamate a programmare e progettare nel medio periodo. Quella è l’occasione, non per un finanziamento una tantum, per quanto consistente, ma per accompagnare un progetto del genere nel tempo e farlo crescere. Si chiama visione e programmazione.
Per queste ragioni se fossi in Consiglio regionale mi batterei per evitare, anche a seguito di ciò che è accaduto, l’approvazione di questo emendamento. Lo farò da fuori. Anche perché se fossi in Regione , prima di finanziare, chiederei garanzie pubbliche : su accesso e gratuità o forme agevolate per i giovani abruzzesi, sulla promozione dell’Abruzzo da veicolare, su altro.
Il Consiglio regionale invece voti un impegno solenne per garantire , con altri strumenti finanziari, a partire dalle risorse a cui ho fatto riferimento , il sostegno di Regione Abruzzo al “progetto Romito” e con tutte le pubbliche garanzie. Dal primo gennaio ci si lavori, in trasparenza, per farlo diventare un progetto di tutti e non un foglietto di carta, corretto a penna, sbucato all’ultimo momento.
Farlo in finanziaria sarà visto come uno schiaffo ai troppi senza risposta”.

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