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D’Alfonso: adesione manifestazione 3 aprile

"Da rilanciare ogni ora fino al ravvedimento"

Aderisco con convinzione consapevole alla manifestazione indetta dai sindacati per il 3 aprile a
L’Aquila contro l’aumento dell’addizionale regionale Irpef per rimediare ai debiti di una gestione sbagliata
delle Asl abruzzesi.
Col passare dei giorni si scopre sempre di più la mala gestio che questa giunta regionale ha praticato per
anni nella sanità e nei relativi documenti contabili: da “modello da esportare” a uno dei settori peggiori
d’Italia, come certifica il pessimo risultato nei Livelli Essenziali di Assistenza e la rinuncia alle cure di
120mila abruzzesi. Ma soprattutto il buco di bilancio che – è notizia di oggi – ha raggiunto nel 2024 i 180
milioni di euro, nonostante le zigzaganti manovre correttive maccheroniche messe in atto dalle Asl bullizzate dalla politica.
Tutto questo non nasce in un giorno né in un anno, eppure la voragine debitoria della sanità è apparsa
improvvisamente – guarda caso – soltanto dopo le elezioni regionali del 2024, ammantate da una
comunicazione pubblica costosissima fatta entrare di nascosto nelle pieghe dei documenti di pagamento;
Marsilio l’ha tenuta nascosta fino all’esito del voto, probabilmente circondato dai suggerimenti da
Repubblica di Salò dei suoi costosissimi comunicatori predatori.
Torna così lo spettro del commissariamento, da cui eravamo faticosamente usciti nel 2016 grazie al lavoro
compiuto dalla giunta regionale di cui ero presidente, alla bravura del personale della Regione e delle ASL –
lasciato libero di fare il proprio lavoro risoluto – e al sacrificio degli abruzzesi.
Eppure il presidente sopravvenuto ha preferito continuare a finanziare collanine e braccialetti con le
leggi mancia, i soggiorni del Napoli calcio e le costosissime agenzie di comunicazione sulla base di rovinosi impegni presi continuamente, piuttosto che mettere riparo a una situazione in rapido e peggiorativo divenire.
E’ dunque giusto manifestare contro la politica attuata da questa giunta regionale sulla sanità, una
politica fatta mettendo le mani nelle tasche dei cittadini per coprire i debiti delle Asl, senza minimamente
valutare l’ipotesi di cacciare i manager inefficienti, eliminare gli sprechi e riorganizzare i servizi.
Vi ricordate i palloncini pieni di niente del presidente romano? Adesso scoppieranno uno ad uno sulla
testa degli abruzzesi. Rideranno con le tasche gonfie i costosissimi comunicatori e i gestori dei global service arrivati a cavallo nella nostra regione. Presto racconteremo la storia dei debiti ulteriori che viaggiano a cavallo, mascherati da slide e catering delle festarelle un tanto al chilo tra agenzie, camere e commerci.
On. Luciano D’Alfonso

 

Comunicato stampa

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