«Un impegno formale da parte della Regione Abruzzo ad avviare e sostenere ogni azione possibile e necessaria finalizzata a favorire il processo di riconoscimento delle faggete vetuste abruzzesi come sito Unesco».
Questo in sintesi il documento presentato dal consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, primo firmatario e relatore del provvedimento, approvato con voto unanime dalla commissione agricoltura, volto a favorire il riconoscimento delle faggete del Parco come patrimonio Mondiale dell’umanità.
«È necessario garantire una maggiore tutela ad habitat secolari che ci garantiscono una qualità di vita molto alta e che fanno dell’Abruzzo la regione verde d’Europa. All’interno del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – spiega Berardinetti – sono stati individuati ben 5 nuclei di faggeta per una superficie complessiva di 937 ettari, ricadenti nei comuni di Villavallelonga, Lecce nei Marsi, Pescasseroli, Opi, siti che si contraddistinguono per l’elevata naturalità, e per la collocazione geografica lungo il crinale principale dell’Appennino».
«Le faggete candidate a sito Unesco ospitano, inoltre – sottolinea Berardinetti – i faggi più antichi dell’emisfero settentrionale. Questo prestigioso riconoscimento – rileva il consigliere – sarà il primo per la Regione Abruzzo, che al momento non ha siti con tale rilevanza, favorirà la ricerca e la conservazione di azioni finalizzate alla diffusione della conoscenza e alla valorizzazione delle faggete vetuste messe in atto e programmate dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ma ancor di più potrà accrescere il flusso turistico per la nostra regione con enormi ricadute sul tessuto economico e sociale del territorio oltre che aprire nuovi scenari con possibilità di intercettare canali di finanziamento nazionali, internazionali, comunitari e privati, nonché consentire l’implementazione di politiche territoriali inerenti il turismo».
Fonte: AGI
Foto di: ilfaro24.it