“Le competenze peculiari e le risorse territoriali devono tornare a essere tutelate e valorizzate, soprattutto quelle plasmate in decenni di lavoro, come avvenuto nel settore termale a Caramanico. Una buona amministrazione regionale dovrebbe programmare guardando al medio e al lungo periodo, al fine di garantire il giusto supporto delle istituzioni alle realtà come Caramanico Terme, che rappresentano un fiore all’occhiello della nostra regione” ad affermarlo è Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza di Regione di Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Caramanico Terme nel corso di un incontro sullo stato di crisi del territorio e sulle possibilità di rilancio.
“Da tempo – continua D’Amico – sul turismo manca un intervento sistematico da parte della Regione. Si assiste a una stanca ripetizioni di schemi di promozione di dubbia utilità, senza cogliere le opportunità che ci forniscono le nostre formidabili risorse. L’Abruzzo deve riprendere in mano le redini delle proprie risorse e tornare a essere una terra delle opportunità, per recuperare quelle condizioni che hanno permesso in passato il miracolo economico abruzzese. Quando si pensa allo sviluppo di un territorio bisogna chiedersi quale è la sua specificità, cosa lo differenzia rispetto agli altri? La competenza distintiva di Caramanico Terme è un sistema termale che lo rende unico e che rappresenta la forza, la storia e una risorsa per la comunità. Lo sviluppo di questo territorio passa, quindi, anche dalla valorizzazione di questa risorsa, che deve essere raggiunta superando le difficoltà amministrative con una programmazione che punti ad essere durevole ed efficace. Intorno alla realtà termale si sono formate professionalità di valore che non possono essere ignorate. Noi lavoreremo con loro e per loro. Perché questo piccolo gioiello, adagiato sulle nostre montagne, torni a splendere per la sua unicità e la sua bellezza”.